ovidio news
Gli strumenti del controllo sociale Gli strumenti del controllo sociale
Noam Chomsky spiega in che modo si attua il lavaggio del cervello delle masse Quello che segue è noto come il ‘decalogo di Chomsky’.... Gli strumenti del controllo sociale

Noam Chomsky spiega in che modo si attua il lavaggio del cervello delle masse

Quello che segue è noto come il ‘decalogo di Chomsky’. In realtà non è stato il grande pensatore statunitense a metterlo in questa forma precisa, bensì una serie di interventi collettivi che hanno così riassunto le sue indicazioni sull’argomento. Riportiamo, come molti altri organi di corretta informazione questo ‘decalogo’, per la sua eccezionale chiarezza ed importanza. Ognuno può valutare quanto sia attuale e corretto.

1- La strategia della distrazione

Deviare l’attenzione del pubblico dai problemi importanti attraverso un fiume di informazioni irrilevanti.

“Mantenere l’Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).

2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni

Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare.

Il caso di scuola più classico è il crollo delle torri gemelle, che ha comportato l’adesione convinta del popolo americano alla guerra di Afghanistan. Ma gli USA avevano già applicato questo principio nella seconda guerra mondiale, favorendo l’attacco giapponese a Pearl Harbour. uno sguardo anche superficiale a numerosi eventi storici sarà sufficiente a rinvenire decine di conferme.

3- La strategia della gradualità

Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, lentamente ma continuamente.

Si pensi al nuovo modello neoliberista imposto durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari scollati dalla realtà, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.

4- La strategia del differire

Far accettare una decisione impopolare è quella presentandola  come “dolorosa e inevitabile”, ottenendo l’accettazione pubblica, nel momento, per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato.

5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini

“Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (Rif. “Armi silenziosi per guerre tranquille”).

6- Usare l’aspetto emotivo molto più della riflessione

Sfruttare l’emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un’analisi razionale e, infine, il senso critico dell’individuo.

7- Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità

“La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell’ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia, e rimanga, impossibile da colmare dalle classi inferiori”.

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità

Spingere il pubblico a ritenere che è la cosa più comune essere mediocri e volare basso.

9- Il Senso di colpa

Far credere all’individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e s’incolpa, cosa che crea a sua volta l’inibizione della sua azione. E senza azione non c’è rivoluzione.

10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano

Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l’individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che può esercitare un controllo maggiore di quello che lo stesso individuo eserciti su sé stesso.

N. B. Il testo, in questa forma, con poche nostre aggiunte, è mutuato dal sito www.antidiplomatico.it

O. N.