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Genesi e obiettivi di un’epidemia costruita Genesi e obiettivi di un’epidemia costruita
Il virus come strumento di controllo sociale A quasi metà novembre, lo spettro del secondo lock-down si sta materializzando: si preannuncia anche molto lungo,... Genesi e obiettivi di un’epidemia costruita

Il virus come strumento di controllo sociale

A quasi metà novembre, lo spettro del secondo lock-down si sta materializzando: si preannuncia anche molto lungo, dato che sta arrivando l’inverno, e che in inverno un virus influenzale circola alla grande.
E’ dunque indispensabile uscire dalla cronaca spicciola, dalle contrapposizioni emotive, dalla paura e dalla rabbia. E’ indispensabile per capire quello che sta succedendo. che è incredibile, ed incredibilmente grave per la vita di tutti noi, a partire, certo, dalla salute, per arrivare alla nostra libertà personale: libertà, che per chi scrive, è sacra e inviolabile.

Allora, la storia è questa. la storia vera, depurata da ogni strumentaizzazione e enfasi propagandistica.
Dopo anni di studi, a partire dal 2015 le riviste scientifiche annunciano (e alcune testate rilanciano la notizia) che in più laboratori sparsi per il mondo è stata messa a punto una variante estremamente aggressiva del Corona Virus. Una di queste varianti è stata realizzata nel laboratorio cinese (ma gestito dall’ONU) di Wuhan, ed è proprio da Wuhan che parte la diffusione di un virus Corona ‘mutato’, definito naturale dalle autorità mediche mondiali, che dà origine all’attuale ‘epidemia’. In realtà nessuno può dimostrare che il virus sia naturale e che si sia diffuso a partire dai pipistrelli, invece di esser uscito dal laboratorio di Wuhan. A chi scrive, la coincidenza appare estremamente sospetta, e anzi, per essere più precisi, noi riteniamo che la versione ufficiale sia manifestamente falsa. Resterebbe da capire soltanto se il virus sia fuoruscito ‘per caso’ dal laboratorio, o se qualcuno abbia deliberatamente dato inizio alla sua diffusione.
Su questo non ci sono prove o certezze. si dice che le misure di sicurezza usate dai cinesi siano molto scarse, ma è anche vero che nel laboratorio di Wuhan lavorano scienziati di tutto il mondo, e che un luogo simile non può che essere sottoposto al controllo dei servizi segreti. Dunque, delle due ipotesi, quella di una fuoruscita volontaria è molto più credibile.
Il virus ha caratterstiche particolari. Dà sostanzialmete origine a una grave influenza. Non è in sé mortale, anche se lo è stato, probabilmente, nei primissimi tempi della diffusione, quando nessuno capiva come va affrontato. E’ certamente causa di una polmonite interstiziale, e se l’influenza da Corona virus non viene curata nei primi stadi, causa gravi danni. Può, come qualunque influenza, aggravare le condizioni di salute già compromesse, in particolare degli anziani.
Si diffonde rapidamente, in tutto il mondo, con forte predilizione per le zone ad alto tasso di inquinamento ambientale, e sembra mutare spesso, il che complica diagnosi, cure e conseguenze. E questo è quanto.

In maniera del tutto impropria, e soprattutto per la grave impreparazione dimostrata dal mondo cosiddetto scientifico (per quel che riguarda l’Italia, tutti ricordiamo il principe dei virologi, Burioni, affermare, spavaldo, che le possibilità che il virus arrivasse in Italia erano pari a zero), viene dichiarata dopo poco una ‘pandemia’, e i media iniziano una vera e propria campagna terroristica. E’ ormai quasi un anno che chiunque sia risultato positivo al Corona Virus (nel frattempo ribattezzato Covid 19: perché? per allontanare la sospetta nascita in laboratorio?) e poi sia morto di qualunque malattia, viene rubricato come morto di Covid. Ci chiudono in casa, ci impongono l’uso di mascherine, guanti di plastica (poi precipitosamente bloccati perché si scopre che il virus ci si attacca e si diffonde pure meglio) quando ci permettono di uscire sembra che sia in corso un’epidemia di peste nera.
Le cifre sono ballerine, sono gonfiate in maniera abnorme. Le percentuali di contagiati, e di morti, sono dello zero virola zero e qualchecosa. I morti sono tutti, dicasi tutti, portatori di gravi patologie (la media è di tre) e sarebbero morti anche per una banale influenza. Il mondo medico da il peggio di sé proponendo e smentendo farmaci di ogni tipo.
Vengono continuamente ricoverate in ospedale persone con qualche linea di febbre, i pronto soccorsi sono intasati, i decessi fioccano… si scatena la bagarre-vaccino, anche in questo caso del tutto fuori controllo e con credibilità pari a zero.

La sola cosa che si può dire (e siamo ormai in estate quando il virus rallenta la sua azione, fino a essere dichiarato da qualcuno ‘clinicamente morto’) è che è nato il più grande business del secolo.
E gli ‘scienziati’ annunciano che ci sarà sicuraente una ‘nuva ondata’: solo il vaccino potrà salvarci.
Intanto, è successo, dal punto di vista sociale, qualcosa di estremamente grave. Si è instaurata in tutto il mondo una vera e propria ‘dittatura sanitaria’. Con decreti di ogni genere e di immediata attuazione, i governanti ‘scoprono’ di essere investiti di pieni poteri, ovviamente per proteggere la popolazione dalla gravissima pandemia.
Il ‘libera tutti’ estivo aveva fatto pensare, un po’ come succedeva nell’Antica Roma, a uno strumento temporaneo, e che presto si sarebbe tornati alla normalità.
Ma la prevista ‘seconda ondata’ arriva, e mette subito in chiaro che non è così.
La dittatura sanitaria è un fatto ormai normale e accettato. Prima di arrivare al nuovo lock-down, per ‘salvarci’, ecco che vengono stabilite misure assurde e spesso fantasiose.
Dalle chiusure dei locali a certe ore e in certi giorni, alla chiusura totale di cinema, teatri, stadi, al coprifuoco serale, al divieto di spostamento. Le libertà personali sono azzerate. E tutto questo, sulle ali di un’informazione falsa e terroristica, che equipara i contagiati ai malati, anche se il 95% di chi contrae il virus è del tutto a-sintomtico, e che del restante 5% siano pochissimi quelli che hanno sintomi seri, e ancora meno chi ne muore. Questo è un fatto… Quanto al capire chi davvero ha il Covid, è un quesito dalle rispostre multiple, una meno credibile dell’altra. Essendo i sintomi sovrapponibili, almeno nel primo stadio, a quelli dell’influenza, di partenza chiunque starnutisca o tossisca è rubricato come Covid. Poi viene il cosiddetto ‘tampone’, fatto passare come la prova regina. In realtà numerosi studi hanno già dimostrato che l’efficacia media dei diversi tamponi è grosso modo del 50% (in positivo e in negativo). Il test sierologico è ancora meno efficace.
Gli ospedali sono spesso troppo affollati, anche i letti mancano. Ma questo deriva dal fatto che non esiste medicina di territorio: ti precipiti al pronto soccorso al primo sintomo di influenza, terrorizzato, finché c’è posto sei ricoverato anche con poche linee di febbre.
In più, duole doverlo ricordare, i contributi economici elevatissimi per ogni paziente malato di Covid hanno fatto sì che numerose strutture, private e pubblica abbiano gonfiato le cifre.


In una versione post-moderna dello scenario orwelliano, si scatena una caccia al ‘negazionista’. Esiste una minuscola percentuale di persone talmente incazzate da negare l’esistenza stessa del virus. Come abbiamo visto all’inizio, sbagliano, dato che il virus è stato fabbricato ad hoc. Ma questa piccola minoranza viene subito, propagandisticamente, associata alle milioni di persone che nutrono dubbi sull’una o l’altra delle verità uffciali. Dubiti che i morti ‘col Covid’ siano morti ‘di Covid’? negazionista! Dubiti che le mascherine fermino il virus? negazionista! Dubiti che il coprifuoco alle 10 di sera possa rallentare l’epidemia? negazionista! Dubiti dell’efficacia del possibile vaccino? negazionista! Dubiti della competenza degli ‘scienziati’? negazionista! E va da sé che la parola ‘negazionista’, essendo stata coniata per definire quegli storici che negano l’esistenza delle camere a gas nei lager nazisti, porta con sè un connotato estremanente odioso.
La vicenda delle mascherine merita un breve approfondimento.
Il virus passa agevolmente attraverso le maglie del tessuto. Il solo scopo di una mascherina è quello di impedire alle particelle di saliva emesse dalla bocca di raggiungere un eventuale interlocutore ravvicinato. In questo senso può certo essere utile. Ma già portarla sul naso è una sciocchezza. Figuriamoci portarla quando si è da soli e si fa una passggiata.
Ebbene, la propaganda (associata alla totale ignoranza) ha fatto sì che milioni di persone indossino la mascherina convinti che il virus si aggiri nell’aria, come fosse un gas mortale, e chi non indossa la mascherina è trattato da vero e proprio untore.

E’ ora di trarre delle conclusioni.
Da molti e molti anni, ormai, i centri studi dell’élite finanziaria, avevano sfornato documenti in cui spiegavano come le libertà costituzionali fossero un grosso intralcio all’efficientazione della macchina produttiva globale. Gli interessi economici o più strettamente politici di questa élite che detiene il potere, e vuole ovviamente accrescerlo, sembrano trovare nella pandemia un vero e proprio uovo di Colombo: è la stessa popolazione a chiedere meno libertà, più controllo, più vaccini, più medicine… perché la paura ancestrale della morte, sapientemente instillata in maniera grottesca e massiccia, ha portato a porre in secondo piano ogni altra considerazione. Le tendenze peggiori della globalizzazione, e in particolare il processo di allontanamento personale, hanno ricevuto un’enorme spinta dal Covid 19. Chiamano ‘distanziamento sociale’ proprio un processo per cui venendoci impedito un contatto umano reale, stretto, continuativo, veniamo sempre più atomizzati e siamo sempre più indifesi di fronte a un potere anonimo e tecnologico, per il quale siamo dei numeri, dei produttore e dei consumatori: nient’altro.

La notizia positiva è che sta aumentando a dismisura il numero di coloro che si rendono conto che qualcosa non va, che non ritengono accettabile rinunciare alla propria libertà, qualunque sia il prezzo che questa libertà ti chiede. Aumenta il numero di chi non crede più, di deafault, all’Autorità, sia essa scientifica, politica, religiosa. Ma proprio il processo di atomizzazione che porta alla dittatura sanitaria-finanziaria impedisce a questa consapevolezza di tradursi in azione: chi vuole combattere questa dittaura angosciante e opprimente dovrà trovare la strada per uscire dal circolo vizioso.

Franco Slegato