ovidio news
Futuro del Governo? unoxdue Futuro del Governo? unoxdue
Al nostro risveglio questa mattina abbiamo pensato per un attimo che le vicende politiche di ieri fossero facenti parte di uno strano sogno, uno... Futuro del Governo? unoxdue

Al nostro risveglio questa mattina abbiamo pensato per un attimo che le vicende politiche di ieri fossero facenti parte di uno strano sogno, uno di quei sogni che capita di tutto ma ti sembra normale, uno di quei sogni che incontri un estraneo e in realtà parli con tuo nonno, uno di quei sogni ansiosi che quando ti svegli la mattina tiri un sospiro di sollievo e dichiari a te stesso: “non era vero”.

E invece questa mattina ci siamo accorti che era successo sul serio: Salvini che afferma di aver fatto cadere il governo perché era inerme, mentre nella stessa frase dichiara che Di Maio ha lavorato bene, accusando allora se stesso forse, di non aver fatto il suo dovere? Di Maio che non esprime nessuna novità mentre tutti si aspettavano “qualcosa” di più. Zingaretti che fino all’altro ieri stava come “d’autunno sugli alberi le foglie”, che al primo barlume indirizzato verso di lui, se ne esce con le tavole della legge. Anzi “la” tavola visto che i punti dettati e imprescindibili sono cinque. Adesso non resta che vedere quanto imprescindibili saranno questi cinque punti.

E non vogliamo entrare nemmeno nel merito dei contenuti perché le vicende di ieri ci sembrano pura strategia. Oltretutto sappiamo bene il destino che, di solito, fanno i “comandamenti”. L’unico ragionamento che potremmo fare e su chi è stato più bravo a giocare le carte. Il primo elemento è il disappunto che tutti dicono di aver visto sulla faccia di Mattarella… a noi è sembrato rigido, serio e compito come sempre. Il secondo elemento è capire l’interesse di ognuno che, come è noto, di tutto s’interessa tranne che degli italiani.

Il Centrodestra-senza-Salvini è interessato ad andare al voto, forse perché Berlusconi, sapendo di avere Salvini al Guinzaglio già s’immagina la maggioranza assoluta e la sua dentiera affaticata sull’ennesimo abominio di governo. O forse, chissà, scheletri nell’armadio del “capitano” a parte, anche quest’ultimo deve aver preferito lo “strangolamento da guinzaglio” ad un’alleanza ridimensionatrice dei suoi consensi. “E poi Berlusconi non sarà mica eterno”! Deve aver pensato ieri pomeriggio mentre elogiava Di Maio. Per non parlare di quel residuo di destra che a furia di tenere fuori la lingua in direzione cavaliere ha la salivazione azzerata da venticinque anni.

E Zingaretti? Che vuole Zingaretti? Vuole rappresentare al meglio il Centrosinistra in un’avventura di governo o preferisce tornare al voto, magari con la sconfitta elettorale all’orizzonte ma con la vittoria interna su Renzi? Teniamo presente che i gruppi parlamentari sono renziani e che Zingaretti è arrivato dopo; ed è vero che sta in cima ad una piramide, ma la piramide del Pd, come è noto, sta al rovescio.

Il M5S non vuole il voto, ovviamente non è un buon momento, ma è consapevole del vantaggio istituzionale, in fondo visto il genere di democrazia che abbiamo, quel 34% avuto il 4 marzo del ’18, vale cinque anni. Inoltre visti gli accordi “post” elettorali, non c’è nessun problema a governare con chicchessia, basta un contratto che evidenzi le giuste differenze con chi ha preso la metà dei tuoi voti. Oggi come allora. Una sola cosa è certa: per stare a certi tavoli di poker non basta la bravura, ci vuole serietà, coraggio, voglia di cambiare, “possibilità”, di cambiare. E per poter pensare di cambiare devi essere libero. Ed essere liberi in questa epoca è un privilegio che possiedono in pochi.

Banco!

otrel