6 agosto. Mentre la Lega blocca in commissione lavoro il reddito minimo garantito 2 (DDL Catalfo M5S) che sarebbe dovuto approdare già lo scorso 23 luglio in Aula del Senato e ostico anche a quasi tutte le parti sociali, il responsabile delle relazioni industriali FCA Pietro De Biasi promuove la proposta, intervenendo in una recente audizione informale alla commissione lavoro della Camera
“ Proprio l’Italia, purtroppo afflitta da ampie fasce di lavoro nero (e grigio) e da un tessuto economico caratterizzato dal predominare della piccola è piccolissima impresa, più di altri paesi avrebbe bisogno di una diretta definizione legislativa del salario minimo, magari assistito da una tutela non solo amministrativa ma anche penale” E aggiunge “ Tale salario minimo rappresenterebbe inoltre la migliore e più solida tutela contro il fenomeno dei cosiddetti contratti pirata” L’articolo 36 della costituzione Italiana recita così “ Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sè e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.”
Allora ci si domanda, perché tanta ostilità nei confronti di questo strumento da chi al grido di “PRIMA GLI ITALIANI” aveva promesso di prendersi cura, proprio come un padre di tutte quelle persone che ad oggi percepiscono stipendi da fame?
Giorgia Meloni Fratelli d’Italia “ Si cominci con adeguare gli stipendi di dipendenti pubblici e forze dell’ordine, poi si potrà parlare di salario minimo per tutti” Matteo Salvini affonda “Priorità al taglio delle tasse sul lavoro” additando e dimenticandosi di far parte dello stesso esecutivo. Il ministro del lavoro replica “ Chi frena il salario minimo pugnala i lavoratori”. Rimandato tutto quindi,al dopo pausa estivo e si preannuncia un autunno rovente sul fronte del Salario minimo.
CASSIA