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DI GIROLAMO: CON L’INTERRUZIONE DEL GOVERNO VOLUTA DA SALVINI, STOP ALLE RIFORME PER I DISABILI. DI GIROLAMO: CON L’INTERRUZIONE DEL GOVERNO VOLUTA DA SALVINI, STOP ALLE RIFORME PER I DISABILI.
Tutto il rammarico della senatrice Di Girolamo per quanto conseguirà dall’interruzione della legislatura, nello specifico con riguardo alle fasce più fragili ed esposte della... DI GIROLAMO: CON L’INTERRUZIONE DEL GOVERNO VOLUTA DA SALVINI, STOP ALLE RIFORME PER I DISABILI.

Tutto il rammarico della senatrice Di Girolamo per quanto conseguirà dall’interruzione della legislatura, nello specifico con riguardo alle fasce più fragili ed esposte della popolazione, da tempo in attesa di nuove riforme, è contenuto nel messaggio con il quale ha elencato nel dettaglio tutto ciò che rischia realmente di andare in fumo.

ROMA. “E’ con estrema preoccupazione che trasmetto con la seguente nota tutto il disappunto per l’interruzione delle attività di Governo, causata dalla brusca crisi di ferragosto, voluta dal “capitano” Salvini.

Tanto più che con questo atto politico si pongono in stand-by o, peggio, si interromperanno definitivamente tutte quelle iniziative proficue e virtuose che il Movimento stava portando a conclusione.

La riforma la cui interruzione, fra tutte, ha ricadute non solo socio-economiche negative sui cittadini, ma anche di carattere etico, è quella che stavamo realizzando con la definizione del testo delega per il Codice Unico sulla disabilità, teso ad armonizzare, riordinare e semplificare, anche innovandole, le disposizioni dell’ordinamento vigente, e di tutti gli altri provvedimenti correlati alla disabilità.

L’effetto di una politica noncurante dei bisogni dei più deboli ed indifesi comporterà, infatti, DIECI DOLOROSI “NO” CHE GRAVERANNO COME MACIGNI SULLE SPALLE DEL RESPONSABILE DI QUESTA CRISI: MATTESO SALVINI. SARANNO I PIU’ DEBOLI A SOFFRIRE IL VOLTAFACCIA DEL VICEPREMIER E MINISTRO DELL’INTERNO:

  1. Mancata approvazione della proposta di legge sul codice della strada, con grave danno per le Persone con Disabilità che attendono da anni norme di semplificazione e tutela.
  • Stop alla programmazione per la lotta alla violenza sulle donne con disabilità, abusate.
  • Accantonamento della legge sul “Caregiver familiare”, attesa da anni, che si riferisce a tutti quei familiari che si prendono cura di un loro congiunto.
  • Stesso destino per la legge sulla videosorveglianza, atta a prevenire i casi di maltrattamento negli asili e nelle strutture di ricovero per le persone con disabilità e anziani.
  • Disability Card, che permetterebbe l’accesso a servizi dedicati gratuitamente o a prezzo ridotto in linea con quanto avviene per tutti cittadini europei: la fine del governo voluta da Salvini pone a rischio questa importante misura destinata alle famiglie con disabilità.
  • Blocco della riforma sull’aumento delle pensioni di invalidità civile. A Salvini lasciamo l’onere di comunicarlo ai disabili che percepiscono soltanto 285 euro al mese.
  • In blocco anche la riforma sul Fondo alle Regioni del 2019, elevato ad euro 550 milioni. In programma vi era la revisione dei criteri di distribuzione, per evitare dispersioni.
  • Le responsabilità di Salvini gravano anche sull’impossibilità di porre rimedio all’esclusione di studenti con disabilità dalla programmazione scolastica delle attività sportive.
  • Blocco della rivisitazione della legge 113/85 già depositata alla Camera, in materia di lavoro dei non vedenti e degli ipovedenti.
  1. Sono mille altri i temi che hanno impatto sulla vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, sui quali il viceministro del Movimento 5 Stelle, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega alla famiglia e alla disabilità, Vincenzo Zoccano, stava lavorando e che resteranno lettera morta a causa di questa improvvisa cessazione delle attività di Governo.

Occorre ora spiegare a 7,5 milioni di persone con disabilità perché tutto questo non sarà realizzato. Il Ministro dei “Sì” Salvini saprà trovare le parole giuste?

                                                        Sen. Gabriella Di Girolamo