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Dalla Lombardia le prime notizie davvero preoccupanti: chi ha paura del ‘corona virus’? Dalla Lombardia le prime notizie davvero preoccupanti: chi ha paura del ‘corona virus’?
Alle 13 di oggi, i siti rilanciano: un malato grave, ricoverato con prognosi riservata. Due contagiati. Lodi primo vero focolaio del corona virus in... Dalla Lombardia le prime notizie davvero preoccupanti: chi ha paura del ‘corona virus’?

Alle 13 di oggi, i siti rilanciano: un malato grave, ricoverato con prognosi riservata. Due contagiati. Lodi primo vero focolaio del corona virus in Italia.

Alle 18 i casi sono 14, quelli gravi sono 5. Insomma, l’epidemia è arrivata anche in Italia, e le autorità non sono trasparenti.

Per essere, ci siamo in effetti abituati, un’epidemia ogni tanto non preoccupa… ogni volta sembra arrivata la peste del secolo, che puntualmente sparisce rapidamente così com’era arrivata sulle prime pagine di tutti gli organi di (dis-)informazione.

Il ‘flop’ più clamoroso fu la pandemia dell’AIDS, che avrebbe dovuto sterminarci tutto nel breve volgere di qualche lustro -castigo di Dio, si disse- e che invece fece più morti per i farmaci folli utilizzati (chi ricorda il mortale AZT?) che per l’azione del celebre retrovirus. Anche l’Ebola ebbe un grande successo mediatico, si trasmetteva in un niente ed era assolutamente mortale. Vero che il virus si dimostrò capace di paralizzare soprattutto il traffico aereo ma, forse anche perché il primo bacino di diffusione fu l’Africa Nera, non modificò le nostre abitudini e venne rapidamente ricacciato là da dove era venuto (ossia, non sia sa dove…).

Le influenze sono cicliche, l’ultima che avrebbe dovuto sterminarci è stata la SARS, che fece infine poche migliaia di morti: le altre vanno e vengono e colgono il loro mortale risultato solo ghermendo qualche anziano debilitato e, forse, anche stanco di vivere nella casa-di-riposo-parcheggio in cui i figli l’hanno confinato (a proposito di quarantene).

Ma amettiamo che il ‘corona-virus’ sia diverso, più letale, e ammettiamo che vada affrontato come un’emergenza. Vogliamo provare a usare quel grammo di intelligenza, quel centimetro di superficie logica del cervello, quel briciolo di buonsenso che ancora alberga nella nostra coscienza?

No, non è quello che stanno facendo i cosiddetti ‘scienziati’ che, alle prese col virus, stanno cercando il farmaco per sconfiggerlo.

Difatti, se è vero che stando alle statistiche ufficiali, mediamente, a sviluppare la malattia è un contagiato ogni cinquanta, e i contagiati sono comunque alcune migliaia su una popolazione di svariati milioni che col corona sarebbero venuti a contatto, la ricerca non dovrebbe affatto concentrarsi sulla consueta ricerca del ‘vaccino’, ma sulla verifica del perché il virus attecchisce, diciamo, in un individuo su 10.000, e poi, bypassa il sistema immunitario di 1 su 50 di questo 1 su 10.000.

Proviamo a immaginare una vaccinazione di massa per una malattia che riesce ad aggredire un individuo su, diciamo 10.000. Avremmo vaccinato INUTILMENTE 49999 persone, senza alcun riguardo agli effetti collaterali, inevitabili, collegati alla somministrazione di un farmaco.

Degli ‘scienziati’ men che mediocri starebbero studiando le carenze del sistema immunitario dei contagiati, la loro genetica, il loro stile di vita… e un eventuale vaccino potrebbe essere studiato per quell categorie ‘a rischio’, come usa dirsi, ma a rischio per questioni individuali, non perché ‘rischiano di entrare in contatto’ col virus.

E certo ci sarà anche un problema di carica virale, un medico che sta in contatto col corona 24 ore su 24 per un mese alla fine può schiattare. Per lui occorre una profilassi di un certo livello.

Ma queste banali considerazioni, o semplicemente la raccomandazione di mantenere un’alimentazione a base di cibi nobili, evitando i consueti hamburger, le salsicce di maiali allevati con antibiotici e mangimi chimici, gli insaccati, i formaggi da allevamenti convenzionali (estrogeni, antibiotici, antiinfiammatori a colazione…) le verdure e la frutta al pesticida… tutto questo non lo leggiamo da nessuna parte. vaccini, vaccini e ancora vaccini, e che il sistema immunitario di ognuno di noi si fotta.

Dunque, Ovidio News, oggi compie un’azione di elevato spessore sociale. Consiglia ai suoi lettori quei cibi e quegli integratori che mantengono in buono stato il sistema immunitario, li invita a eliminare per quanto possibile ogni forma di stress, a scordarsi il cibo spazzatura, a fare movimento… tutto questo sarà 100 volte meglio di ogni (futuro) vaccino, e da subito garantirà la massima protezione possibile dal corona-virus. E ricordate che è molto più probabile andare sotto un’auto che restare contagiati.

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