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Dalla Cina aiuti, dall’Europa belle parole. Il Messaggio della Von Der Leyen e le attrezzature cinesi Dalla Cina aiuti, dall’Europa belle parole. Il Messaggio della Von Der Leyen e le attrezzature cinesi
La signora Von Der Leyen batte un colpo, e annuncia in un pregevole italiano futuribili aiuti di ogni genere all’italia, perché l’UE, come ben... Dalla Cina aiuti, dall’Europa belle parole. Il Messaggio della Von Der Leyen e le attrezzature cinesi

La signora Von Der Leyen batte un colpo, e annuncia in un pregevole italiano futuribili aiuti di ogni genere all’italia, perché l’UE, come ben sa il popolo greco, è una grande famiglia e quindi non ci lascerà soli. Sarebbe tutto commovente, se non fosse che nei giorno scorsi il Governo italiano, a fronte della carenza di attrezzature indispensabili per la terapia intensiva, aveva chiesto al mondo intero, e agli Stati europei in particolare, l’aiuto necessario.

Ventilatori e mascherine sono in produzione, diverse migliaia dei primi e centinaia di migliaia delle seconde, potranno essere disponibili nell’arco di qualche settimana… si sarebbe dunque trattato di un ‘prestito ponte’ per far fronte all’emergenza… ma nessuno ha risposto. Nessuno tranne la Cina, che ha già messo a disposizione 1.000 ventilatori, centinaia di migliaia di mascherine e anche equipe mediche in grado di supportare, forti dell’esperienza appena vissuta, il personale italiano.

Frau Von der Leyen ha poi detto che crereà un fondo di ben 25 miliardi da mettere a disposizione di tutti gli Stati Europei, e che all’Italia verrà concesso il massimo della flessibilità prevista dal trattato economico europeo (patto di stabilità). Ora si da il caso che proprio questo patto, e la sua diligente applicazione da parte dei governi italiani, abbia stroncato il nostro sistema sanitario pubblico. Privata della leva monetaria, la guida dell’economia italiana è risultata inefficace e le politiche di austerity imposte (ma chi pecora si fa, il lupo se lo mangia…. giusto?) da Bruxelles, hanno solo fatto aumentare il nostro debito pubblico senza rilanciare la produzione.

Per cui, Ursula Von der Leyen non ci ha per nulla convinti coi suoi richiami alla famiglia europea… famiglia sì, ma ognuno col suo debito pregresso, con fiscalità diversa ben oltre il dumping (Lussemburgo docet) e con la possibilità di fregarsi fabbriche, banche e quant’altro.

Non ci ha convinti perché non ha detto una parola contro il patto di stabilità, o sulla situazione catastrofica in cui ora si troverà l’economia italiana, magari su come cancellare parte del debito (e quindi degli interessi che ogni anno paghiamo alle grandi banche).

Non ci ha neppure commossi, forse anche per via del non celato accento tedesco con cui pronunciava parole smielate, da cui trasudava ipocrisia in maniera imbarazzante.

Intanto, sulla Via della Seta, sono in arrivo a brevissimo aiuti massicci da Pekino. All’interno di un vero e proprio progetto di grande cooperazione sanitaria e tecnologica tra i due Paesi, Pekino sta per inviare 100mila mascherine di massima tecnologia, 20mila tute protettive e 50mila tamponi per effettuare nuovi test diagnostici in Italia. Inoltre il Ministro degli Esteri Wang Yi ha dato ordine alle aziende cinesi di esportare prioritariamente in Italia due milioni di mascherine mediche e oltre 1000 ventilatori polmonari.

Quel che è certo è che dopo il corona virus il rapporto fra Italia e Cina sarà divenuto solido e credibile: per l’UE, è nostra impressione che stormi di avvoltoi siano per gettarsi su quello che dovrebbe essere, negli auspici, il cadavere dell’Italia… staremo comunque a vedere se, in che misura e quando Von del Leyen manterrà almeno le promesse fatte… pronti ad essere smentiti.

O. N.