Crisi di Governo: passa il calendario M5S-Pd. Conte parlerà in aula il 20 agosto

Roma – 13 agosto 2019. La richiesta di Lega-Fdi-Fi di votare già il 14 agosto la mozione di sfiducia è stata bocciata poche ore fa in Senato. Niente crisi lampo dunque. Eventuale voto in primavera. Prima sconfitta di Matteo Salvini in Parlamento. Pd-M5s-Leu hanno votato per calendarizzare le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 20 agosto.

La strada della crisi lampo su cui la Lega puntava tutto si fa quindi più difficoltosa e i segnali per la nascita di una nuova maggioranza sono sempre più ipotizzabili. Anche per questo il leader del Carroccio si è presentato in Aula e, a sorpresa, si è rivolto ai 5 stelle dicendo di essere pronto a votare per il taglio dei parlamentari, a patto che poi si vada subito alle urne: “Sfida accettata”, ha detto. Ma gli ribatte Patuanelli del M5S: “se fai la sfiducia domani come potrai tagliare le poltrone fra una settimana?”.

Salvini dai banchi del Carroccio accusa Renzi di essere “disperato” per la paura di perdere la poltrona. Subito dopo l’intervento è uscito dall’Aula senza neppure aspettare il voto e senza lasciare dichiarazioni ai giornalisti. Sta nascendo una convergenza alternativa con Pd e Leu. E questo nuovo asse è stato benedetto, poco prima che iniziasse la discussione in Aula, dallo stesso senatore Renzi. “Il tabellone del Senato dimostra che un’altra maggioranza è possibile”.

Va registrato come a fronte del durissimo e ripetuto attacco ai PD e a Renzi, stranamente, Salvini non ha detto una parola contro il Movimento 5 Stelle (appellandoli amici e mettendoli spiritosamente in guardia da un’alleato infido come il PD); e nemmeno ha lanciato strali contro il Presidente Conte. Certe porte non sono così chiuse come sembrano…

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