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Crisi Cogesa, fra eccedenze maleodoranti e gare “disertate”: prosegue l’avvelenamento della Valle Peligna. Crisi Cogesa, fra eccedenze maleodoranti e gare “disertate”: prosegue l’avvelenamento della Valle Peligna.
Sulmona. In realtà l’incubo peggiore lo stanno vivendo i residenti, soffocati dagli odori provenienti dalle zone di stoccaggio dei rifiuti dell’umido, inadeguate, là dove... Crisi Cogesa, fra eccedenze maleodoranti e gare “disertate”: prosegue l’avvelenamento della Valle Peligna.

Sulmona. In realtà l’incubo peggiore lo stanno vivendo i residenti, soffocati dagli odori provenienti dalle zone di stoccaggio dei rifiuti dell’umido, inadeguate, là dove tutto dovrebbe essere sigillato e messo a norma. Invece la struttura fa acqua da tutte le parti, fra pavimenti dissestati, eccesso di materiali maleodoranti e saracinesche non perfettamente chiuse.

In un contesto ambientale che dovrebbe essere lasciato immacolato, vista la morfologia del territorio e la posizione semichiusa della valle rispetto alla possibilità di agevolare flussi inquinanti verso l’esterno, si sta facendo di tutto per avvelenare la popolazione, privilegiando l’interesse personale alla salute. Pensiamo anche ai progetti Snam con la centrale di compressione, che in zona Case Pente distruggerà un intero territorio con inevitabili tassi elevati d’inquinamento: tutte azioni d’interesse (non sappiamo a favore di chi, non certo degli abitanti della valle) che aggraveranno ulteriormente i valori dell’aria sempre più irrespirabile e causa di malattie gravi e morte. La Valle Peligna, già depredata da interessi politici, incapacità e nessuna intuizione organizzativa per un futuro vivibile e produttivo, adesso viene ferita a morte da atteggiamenti superficiali, non obiettivi e non professionali.

Anche la gara d’appalto che avrebbe alleggerito non poco i carichi gravanti sulla discarica “Noce Mattei”, è andata deserta. Ieri all’apertura delle buste non c’era nessuno. Un appalto da 4 milioni che cercava siti utili per ricevere i rifiuti trattati da Cogesa. E l’affare s’ingrossa: perché l’attuale discarica ha un’autonomia ristretta e, nell’attualità, non si hanno idee sul da farsi. Che succederà? Nel frattempo l’incubo dei residenti diviene costante.

Domani l’amministratore unico di Cogesa, Vincenzo Margiotta dovrà presentarsi davanti davanti alla Commissione di Controllo e Garanzia del Comune di Sulmona per trovare argomentazioni efficaci rispetto ad una crisi che sempre più incombe sulla società. Una cosa è certa: ogni rassicurazione da parte dell’amministratore, non diminuirà il cattivo odore che affligge la popolazione.

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