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Coronavirus, si diffonde la PROTESTA nelle carceri italiane. Disordini e morti Coronavirus, si diffonde la PROTESTA nelle carceri italiane. Disordini e morti
Rivolte carceri per restrizioni Covid19: esiti drammatici del coronavirus. ITALIA – Tensioni e rivolte, che hanno causato anche delle morti, in varie carceri italiane... Coronavirus, si diffonde la PROTESTA nelle carceri italiane. Disordini e morti

Rivolte carceri per restrizioni Covid19: esiti drammatici del coronavirus.

ITALIA – Tensioni e rivolte, che hanno causato anche delle morti, in varie carceri italiane per le restrizioni dovute all’emergenza Coronavirus. Il bollettino della violenta protesta dei detenuti, che si estende sempre più in queste ore, registra disordini che si stanno verificando in molte località: ieri Salerno, oggi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Pavia, Foggia e Bari.

Detenuti in rivolta nel carcere di Poggioreale a Napoli

Sono sei i detenuti morti nel carcere di Modena per le rivolte scoppiate ieri 8 marzo e che proseguono oggi, dopo l’introduzione del divieto di visite per le  per le nuove misure disposte per l’emergenza coronavirus. Altre proteste sono scoppiate in diverse altre carceri. A San Vittore a Milano, una quindicina di detenuti sono saliti sul tetto per protesta mentre sono stati attaccati alla finestra carta e stracci a cui è stato dato fuoco. Anche a Foggia è in atto una rivolta nel carcere: alcuni detenuti hanno tentato di evadere, dopo aver distrutto il cancello che li separava dalla strada.

Carcere di Pavia

Tensioni anche a Frosinone nella casa circondariale di Fuori contro le nuove disposizioni che vietano i colloqui fino al prossimo 31 maggio. Distrutto un intero reparto, ma niente evasioni come riportato da alcuni organi di stampa, oltre ai sei detenuti morti sono stati feriti nei tafferugli anche due agenti di polizia penitenziaria. Ieri a Salerno la protesta per l’annunciata sospensione dei colloqui. L’associazione Antigone sollecita misure alternative al carcere e “assicurare contatti telefonici”.

Associazione Antigone e i parenti dei detenuti di Napoli

Molto seria la situazione a Pavia dove ieri, come a Modena, la rivolta dei circa 400 detenuti era iniziata alle 19.30-20, alla notizia delle restrizioni è esplosa la rivolta: i detenuti hanno preso in ostaggio due agenti di polizia penitenziaria, poi liberati, nella casa circondariale Torre del Gallo. I detenuti hanno rubato le chiavi delle celle agli agenti e hanno liberato decine di carcerati. Lo si è appreso dai sindacati Uilpa e Sappe, che parlano anche di devastazioni. Il comandante stesso del carcere e un agente di polizia penitenziaria sarebbero anche stati picchiati violentemente, prima di esser liberati. I detenuti vorrebbero ottenere misure alternative speciali. Dal carcere di San Vittore e Opera sono stati mandati agenti di rinforzo per sedare la sommossa dei circa 400 detenuti.

Come a Milano anche a Foggia alcuni detenuti sono saliti sul tetto del carcere mentre altri hanno rotto le finestre. Alcuni detenuti hanno appiccato un fuoco all’ingresso della struttura penitenziaria. La zona è stata circondata da carabinieri, agenti di polizia e militari dell’esercito.

O.N.