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Corona virus, clamorosa svolta: esisteva già il farmaco che lo sconfigge Corona virus, clamorosa svolta: esisteva già il farmaco che lo sconfigge
Le autorità sanitarie giapponesi lo usano da febbraio: migliaia di morti sulla coscienza dell’OMS. L’ Avigan, nome commerciale della molecola ‘favipiravir’  farmaco contro l’influenza,... Corona virus, clamorosa svolta: esisteva già il farmaco che lo sconfigge

Le autorità sanitarie giapponesi lo usano da febbraio: migliaia di morti sulla coscienza dell’OMS.

L’ Avigan, nome commerciale della molecola ‘favipiravir’  farmaco contro l’influenza, è efficace quasi al 100% nella lotta contro l’infezione da Coravid 19. E’ in produzione dal 2014, ed è stato massicciamente utilizzato in Giappone sin dall’inizio dell’epidemia influenzale dovuta a Corona Virus.

Questa scoperta, comunicata da un giovane farmacista romano, lascia semplicemente esterrefatti. Alcune migliaia di morti si sarebbero evitati se la cosiddetta comunità scientifica internazionale lavorasse di concerto, ma soprattutto se l’OMS facesse il suo dovere. L’Avigan è stato sviluppato e commercializzato dai giapponesi di Fujifilm Holdongs, è efficace nel trattamento del Coronavirus SARS-COV-2 e di COVID-19. Tutto questo è confermato dalle autorità cinesi, al punto che Pechino ha già deciso di raccomandare ufficialmente l’impiego del farmaco nel trattamento dei pazienti affetti da Covid-19. Secondo le fonti ufficiali cinesi, l’Avigan è dimostratamente sicuro, ed è perfettamente efficace nel trattamento dell’infezione causata dal “nuovo coronavirus”.

Zhang Xinmin scienziato cinese esperto di biotecnologie, direttore del laboratorio che ha studiato il farmaco giapponese prima di immetterlo nei protocolli terapeutici, chi ha preso il medicinale “ha negativizzato il virus in quattro giorni mentre per le guarigioni ottenute con altri medicinali in combinazione ne sono stati necessari undici”.

La Regione Veneto ha già chiesto all’AIFA il permesso di ‘sperimentare’ il farmaco, e ci si chiede cosa ci sia da sperimentare, se è già stato ammesso sperimentato e utilizzato in Giappone ed è addirittura raccomandato dalle autorità cinesi. Ci si chiede a cosa serva l’OMS se non riesce neppure a tenere coordinati tutti gli Stati rispetto ai medicinali esistenti fuori dai loro confini. Ci si chiede su cosa si informino i cosiddetti scienziati nostrani, che si suppongono competenti e aggiornati, se deve essere un farmacista romano (Cristiano Aresu) da Tokio a ‘scoprire’ un farmaco utilizzato in Giappone e raccomandato in Cina per la ‘pandemia’ influenzale.

Si parla di migliaia di morti che avrebbero potuto essere evitate….ma… “Non esistono evidenze scientifiche in merito”, aveva chiarito all’Adn Kronos Roberto Burioni… la voce della verità.

Quanto all’AIFA, in un comunicato scritto in fretta e furia dopo che il video è diventato virale e Zaia ha chiesto l’OK alla sperimentazione, dichiara che il farmaco non è stato ancora autorizzato in USA e in Europa e che la sperimentazione giapponese è carente.

Franco Slegato