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Clamorosa falla nella propaganda pro-vaccino anti Covid. Zangrillo (San Raffaele): la diffusione del virus è clinicamente finita Clamorosa falla nella propaganda pro-vaccino anti Covid. Zangrillo (San Raffaele): la diffusione del virus è clinicamente finita
Contro il primario della terapia intensiva si scatena l’establishment: improvvisamente è diventato un povero sciocco Zangrillo non è un burione qualsiasi, non passa il... Clamorosa falla nella propaganda pro-vaccino anti Covid. Zangrillo (San Raffaele): la diffusione del virus è clinicamente finita

Contro il primario della terapia intensiva si scatena l’establishment: improvvisamente è diventato un povero sciocco

Zangrillo non è un burione qualsiasi, non passa il suo tempo in televisione a pontificare, non insulta i suoi colleghi che siano in disaccordo con lui.

Zangrillo dirige niente meno che la rianimazione del San Raffaele, ossia fino a ieri sera è uno dei massimi esperti per quel che riguarda la parte strettamente clinica dell’epidemia Corona (o Covid 19).

Bene, nella sua pratica, spiega in un’intervista a Lucia Annunziata ha potuto riscontrare come da diverse settimane il virus abbia perso la sua carica letale. Le sue parole esatte sono queste:
“Lo dice l’Università vita-salute San Raffaele, lo dice uno studio fatto dal virologo e direttore dell’Istituto di virologia, professor Clementi, lo dice, insieme alla Emory University di Atlanta, il professor Silvestri. I tamponi eseguiti negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale dal punto di vista quantitativo assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese, due mesi fa. Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l’hanno fatta, ma non si può continuare a portare l’attenzione, anche in modo ridicolo, dando la parola non ai clinici, non ai virologi veri, ma a quelli che si auto-proclamano professori: il virus dal punto di vista clinico non esiste più”. E davanti allo sconcerto manifestato dalla nota giornalista, Zangrillo ha concluso: “La firmo”.

Le reazioni scomposte, il travisamento palese delle parole del medico (su tutto il WEB e sulla stampa i titoli sono del tenore “Il virus non c’è più”) indicano come il mondo di Big Pharma e i suoi alleati (più o meno consapevoli) abbiano una coda di paglia lunga un chilometro.

Nessuno può ovviamente contestare nel merito le cifre e le conclusioni di Zangrillo. E così è tutto un fiorire di “messaggio fuorviante”.

Nessuno può contestare che “i nostri pronto soccorso e i nostri reparti di terapia intensiva sono vuoti e perché la Mers e la Sars, le due precedenti epidemie, sono scomparse per sempre e quindi è auspicabile che capiti anche per la terza epidemia da coronavirus” . Ma questo non può essere accettato da chi si è esposto dichiarando che “solo col vaccino potremo tornare alla normalità”, che “niente sarà mai come prima”, e soprattutto per chi sta cercando in tutti i odi di dimostrare come un intero popolo possa, a comando dell’OMS, essere privato di tutti i diritti civili e politici.

Ora, se Zangrillo fosse il solo a contestare le ‘verità ufficiali’, potrebbe essere circondato e abbattuto. Ma siccome in questo momento la reazione alle fakenews dell’OMS, del’ISS e in genere dei virologi più illustri ( e più compromessi con le case farmaceutiche e i brevetti vaccinali) cominciano ad essere numerose, ecco che la reazione mainstream risulta debole e non credibile. E’ il più grosso colpo all’autorità della comunità scientifica (prima ancora che alla politica) a memoria d’uomo.

Franco Slegato