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SCUOLA aree interne: in aumento lo spopolamento. La CGIL chiede un tavolo regionale SCUOLA aree interne: in aumento lo spopolamento. La CGIL chiede un tavolo regionale
SULMONA – Particolarmente critica la situazione scolastica delle aree interne: ha toni preoccupati la denuncia delle parti sociali CGIL, FLC CGL, FILLEA CGIL, FPCGIL,... SCUOLA aree interne: in aumento lo spopolamento. La CGIL chiede un tavolo regionale

SULMONA – Particolarmente critica la situazione scolastica delle aree interne: ha toni preoccupati la denuncia delle parti sociali CGIL, FLC CGL, FILLEA CGIL, FPCGIL, e FILCAMS della provincia dell’Aquila a pochi giorni dall’inizio delle attività scolastiche. Essi sottolineano ancora una volta la necessità di interventi straordinari sul territorio, che possano contribuire ad uscire dallo stato di crisi che attanaglia da tempo tutte le aree interne della nostra provincia e che assumono dimensioni preoccupanti proprio nelle zone della Valle Peligna e dell’alto Sangro.

Da un confronto effettuato tra i dati relativi alle iscrizioni nelle scuole delle due aree, emerge chiaramente il fenomeno dello spopolamento, al quale andrebbe applicato un argine che ponga limiti a una emorragia inarrestabile, restituendo speranza a chi, da quei luoghi, non vorrebbe andar via.

Si calcola infatti, che nelle sole scuole di base, (da un confronto dati che va dall’anno scolastico 2016 al 2020) la perdita é di 703 alunni. Mentre nei pochi casi in cui il dato non è negativo, si registrano invece perdite in termini di interi plessi scolastici.

Questo vuol dire, meno alunni meno strutture meno posti di lavoro, e inevitabile indebolimento del territorio.

Ci sono poi casi, come l’istituto comprensivo Serafini – Di Stefano ubicato in un edificio parzialmente agibile, che ha portato alla perdita secca di 70 alunni in un anno, un dirigente scolastico è un DSGA. L’istituto tecnico Morandi – Di Nino che, necessitando di interventi strutturali importanti post sismici, dall’anno 2014 è stato dirottato a Pratola Peligna, provocando chiaramente non pochi disagi ad alunni e docenti.

Altro dato raccolto dalla FILLAE CGIL rileva che su 24 possibili interventi, soltanto 6 cantieri hanno visto la conclusione dei lavori. È tutto questo mentre nella città di Sulmona, intere scolaresche vengono spostate in edifici contigui oppure in appartamenti ATER, e in casi sfortunatissimi anche in container che dovrebbero essere destinati a ben altro uso.

Si è detta inoltre preoccupata per il servizio di refezione scolastica, la FILCAMS CGIL, che teme come per l’anno passato un ritardo del servizio, poiché al 1 Settembre 2019 non erano ancora state effettuate le procedure di assegnazione servizio mensa. E visti i tempi enormemente lunghi per l’iter previsto, si teme anche per questa volta lo stesso epilogo. Sempre la FILCAMS CGIL, denuncia la cattiva abitudine delle gare d’appalto al massimo ribasso ed è quindi facile intuire che questo comportamento non potrà mai garantire una qualità alimentare adeguata all’utenza interessata.

I dati evidenziano inoltre che per effetto del processo di internalizzazione dei lavoratori, dovuto ad accantonamenti di posti in organico insufficienti, il 60% dei dipendenti coinvolti in questo processo rimarrà a casa.

La FP CGIL intende sottolineare che il sistema distrettuale Peligno adottato per l’accesso ai servizi sociali, è estremamente complesso e sta portando ad una graduale esclusione dalla fruizione di prestazioni molte famiglie.

A questo punto il quadro della situazione sembra delinearsi abbastanza chiaro e desolante. E a tal proposito le associazioni sindacali della CGIL chiedono a gran voce l’immediata apertura di un tavolo regionale.

i DATI SULLO SPOPOLAMENTO:

  • SULMONA: 1 gennaio 2014 / 1 gennaio 2019 le perdite registrano un
  • 1108 residenti
  • PRATOLA PELIGNA: 1 gennaio 2014/ 1 gennaio 2019, qui le unità hanno registrato un 283 residenti
    Alta criticità, pertanto, cui porre al più presto attenzione e rimedi non più rimandabili.

    Cassia