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Castaldi (M5S) sottosegretario ai rapporti con il parlamento: siamo all’opera nel momento più doloroso. MES? Il governo ha detto no, mettetevi l’anima in pace Castaldi (M5S) sottosegretario ai rapporti con il parlamento: siamo all’opera nel momento più doloroso. MES? Il governo ha detto no, mettetevi l’anima in pace
La dichiarazione e il racconto sui social del senatore e sottosegretario pentastellato: “in questi giorni difficili, tutti noi proviamo sentimenti contrastanti, di dolore e... Castaldi (M5S) sottosegretario ai rapporti con il parlamento: siamo all’opera nel momento più doloroso. MES? Il governo ha detto no, mettetevi l’anima in pace

La dichiarazione e il racconto sui social del senatore e sottosegretario pentastellato: “in questi giorni difficili, tutti noi proviamo sentimenti contrastanti, di dolore e di speranza, ma anche di gratitudine.

Voglio dire grazie agli eroi della nostra Sanità pubblica, al personale medico e paramedico, ai dottori, agli infermieri, alle forze dell’ordine, al volontariato, a chi continua a lavorare in piena pandemia, come i farmacisti e le cassiere.

Grazie ai cittadini che hanno rispettato scrupolosamente le indicazioni del Governo. Certo, fanno più notizia e finiscono sui giornali soltanto quei pochi “irresponsabili”, ma la stragrande maggioranza dei cittadini ha accettato l’isolamento e la rinuncia alla vita sociale con grande disciplina, e addirittura con senso dell’umorismo e creatività, come facciamo noi italiani.

C’è tanto dolore per le oltre 17.000 vittime, fra cui cento medici. Da settimane, è come se ogni giorno ci fosse un terremoto.

È un dolore che si fa ancora più amaro, pensando a quei 37 miliardi di tagli subiti in dieci anni dalla Sanità pubblica, a tutti i posti letto persi, agli ospedali chiusi o declassati. Su questo servirà una grande riflessione a fine pandemia, anche costituzionale.

Nessuno, non solo in Italia, ma nel mondo, poteva aspettarsi una tragedia simile. Nessuno era preparato. Essere al Governo in questo momento è una responsabilità di portata storica: vi assicuro che la sento addosso ogni minuto, da mattina a notte fonda, si lavora come e più di prima, altro che “Parlamento chiuso”. Dobbiamo avere e dare speranza.

Siamo chiamati, senza esagerazione retorica, a salvare l’Italia, e addirittura a essere da esempio da seguire per tutto il mondo, per tutti quei Paesi che stanno vivendo e vivranno il picco della pandemia dopo di noi.

In poche settimane stiamo realizzando una serie di provvedimenti che valgono come tante leggi di bilancio messe insieme. Stiamo mobilitando liquidità per centinaia di miliardi.

Leggo qualcuno che si lamenta, non so se in buona fede, dicendo che a chi lavora non serve indebitarsi con dei prestiti, che vogliono soldi subito, cash, in banconote di piccolo taglio dentro una bella valigetta in pelle.

Perdonatemi l’ironia, ma quando qualcuno vuol fare credere che in Svizzera ti regalano 500.000 franchi mettendo poche scritte su un foglio, ti cadono le braccia: il Governo ha messo i soldi per la Cig, ha dato 600€ agli autonomi, che arriveranno anche il mese prossimo (aumentati a 800€, se possibile), ma credo che dare 400 miliardi di liquidità immediata in regalo sia francamente impossibile.

La via dei prestiti garantiti fino al 100% dallo Stato, con interessi bassissimi, è quella più giusta e più razionale per ridare vitalità alla nostra economia reale.

Oggi in Senato abbiamo approvato la fiducia al decreto marzo (25 miliardi di risorse nuove per tutti, non prestiti), a giorni arriverà il decreto Aprile, che rifinanzierà tutte le misure del precedente decreto, estendendole (andremo quindi oltre i 50 miliardi di aiuti in due mesi).

Ultima cosa: MES NO. Lo ha detto molto chiaramente il Presidente Conte in conferenza stampa, eppure c’è chi continua a urlare che dobbiamo dire di no al MES, evidentemente a corto di altri argomenti di propaganda. Il Governo ha già detto di no, mettetevi l’anima in pace.

Ps. NO MES