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Bologna non si Lega. Migliaia in piazza Maggiore a dire no a Salvini. Tensioni e idranti sulla folla. Bologna non si Lega. Migliaia in piazza Maggiore a dire no a Salvini. Tensioni e idranti sulla folla.
In 15 mila rispondono al flashmob lanciato su Facebook, per opporsi alla kermesse leghista che si svolgeva nella stessa giornata di ieri per l’apertura... Bologna non si Lega. Migliaia in piazza Maggiore a dire no a Salvini. Tensioni e idranti sulla folla.

In 15 mila rispondono al flashmob lanciato su Facebook, per opporsi alla kermesse leghista che si svolgeva nella stessa giornata di ieri per l’apertura della campagna elettorale del centrodestra a sostegno della candidata Lucia Borgonzoni. Come un tamburo battente il richiamo diventa virale e Bologna dice NO A SALVINI.

Mattia, Roberto, Giulia, e Andrea. Sono loro i 4 giovani ideatori della manifestazione “6000 sardine contro Salvini” che hanno dato appuntamento in piazza Maggiore per dar via alla protesta contro ciò che rappresenta Il “Capitano”: Salvatore della patria, o venditore di slogan privi di contenuti? Ma come ci si può professare “salvatori” della patria presenziando alla fiera del cavallo mentre in Senato si discute per la sorte di migliaia di lavoratori ex Ilva ora Arcelor Mittal che rischiano il baratro?

Si legge nei dettagli della pagina ufficiale Facebook “6000 Sardine contro Salvini”

Pagina ufficiale Facebook “600 sardine contro Salvini”

15 mila tra ragazzi famiglie uomini donne madri e padri, si sono uniti ieri in “piazza Maggiore” armati di sardine di cartone e inneggiando le canzoni di Lucio Dalla.

Ci sono stati però anche alcuni momenti di tensione durante il corteo, in cui la polizia ha ritenuto opportuno moderare con gli idranti le persone che manifestavano pacificamente contro Salvini.

Potrebbe essere quindi questo un momento storico, e aggiunge uno dei promotori della manifestazione, “ Siamo sommersi di reazioni, volevamo suonare una sveglia collettiva e la sveglia è suonata. Ora dal basso c’è già una risposta libera, il nostro risultato più bello”

Nel frattempo Salvini, dal palco del Paladozza manda bacioni e lancia promesse al suo elettorato e dichiara di voler lasciare aperti di notte e durante il weekend gli Ospedali. Qualcuno si aspetta parole di scuse nei confronti della famiglia Stefano Cucchi, ma a neanche 24 ore dalla sentenza di condanna per omicidio dei due carabinieri coinvolti nella vicenda, neanche una parola da parte di Salvini. Non verso il ragazzo, non verso la sorella, non verso la famiglia, niente. Guarda al futuro Matteo Salvini e promette molto. Bacioni, slogan e promesse, tante promesse.

Cassia