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di Giandomenico Cifani Nella legge di bilancio appena approvata ci sono 3 commi (all’art.1), promossi dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) attraverso un...

di Giandomenico Cifani

Nella legge di bilancio appena approvata ci sono 3 commi (all’art.1), promossi dall’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) attraverso un confronto istituzionale con il Governo e i Parlamentari, per rilanciare la Strategia nazionale per le aree interne.

Si tratta di tre articoli molto importanti – commenta Marco Bussone, Presidente Uncem -. La Strategia aree interne torna in un bilancio dello Stato e per la prima volta arrivano contributi per le imprese e le attività di privati in questi territori. Uncem aveva sempre chiesto quest’intervento perché non c’è sviluppo senza sostegno alle aziende e agli esercizi commerciali nelle zone rurali e montane. 90 milioni sono una buona cifra. Per il potenziamento dei tralicci invierò una lettera a tutti i Presidenti di Regioni, descrivendo l’importanza di questo milione e mezzo di euro in finanziaria. Le Regioni, come ha fatto l’Emilia-Romagna, possono aggiungere loro risorse ad esempio del Fesr. E le compagnie telefoniche devono fare fino in fondo la loro parte per interventi sulla rete mobile, riducendo il divario digitale che interessa 1.200 Comuni italiani dove è impossibile o quasi telefonare o mandare un whatsapp. La Strada è quella giusta.

I finanziamenti previsti riguardano in particolare:

  • 200 milioni di euro per ampliare la Snai (Strategia nazionale per le aree interne) con nuove aree, dopo le prime 72 “pilota” finanziate con fondi statali e regionali dal 2013 a oggi (comma 314).
  • 90 milioni in tre anni per un nuovo fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali nei Comuni delle aree interne (comma 313).
  • un fondo (comma 315) da 1,5 milioni per interventi delle Regioni volti alla realizzazione di traliccidi proprietà pubblica in zone prevalentemente montane, ove è palese il fallimento di mercato dell’offerta di servizi di telefonia mobile degli operatori fisici cellulari.

Riferimenti: