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ASL 2 Abruzzo, Smargiassi al direttore Schael: risultati pessimi nei primi cinque mesi ASL 2 Abruzzo, Smargiassi al direttore Schael: risultati pessimi nei primi cinque mesi
CENTRO TRASFUSIONALE E LABORATORIO ANALISI TAGLIATO A VASTO. SMARGIASSI: “SCHAEL DIMOSTRA DI NON CONOSCERE IL TERRITORIO E CHI LO ABITA. RISULTATI PESSIMI NEI PRIMI... ASL 2 Abruzzo, Smargiassi al direttore Schael: risultati pessimi nei primi cinque mesi

CENTRO TRASFUSIONALE E LABORATORIO ANALISI TAGLIATO A VASTO. SMARGIASSI: “SCHAEL DIMOSTRA DI NON CONOSCERE IL TERRITORIO E CHI LO ABITA. RISULTATI PESSIMI NEI PRIMI CINQUE MESI ALLA GUIDA DELLA ASL 2”

Il discorso è noto in Abruzzo e riguarda la chiusura o spostamento di reparti sanitari per effetti esclusivamente numerici “grazie” ad un sistema cinico e non ragionevole che non prevede caratteristiche di morfologia territoriali. Perché se è vero che molto spesso il numero dei pazienti è basso, è altrettanto vero che la garanzia sanitaria dovrebbe essere per tutti, anche per coloro che vivendo in zone isolate, hanno difficoltà a raggiungere presidi distanti. In questo caso a subire il danno è il territorio di Vasto che si vede trasferire il centro trasfusionale a Chieti, creando naturalmente enormi problemi. Poi se a questo si aggiunge anche l’incuria e l’inefficienza da parte di un direttore sanitario, allora c’è davvero poco da sperare. Parla Pietro Smargiassi consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle:

“Lo avevamo detto in sessione di bilancio che lo spostamento del centro trasfusionale e del laboratorio analisi da Vasto a Chieti avrebbe dato un altro duro colpo al sistema sanitario, già sofferente, del nostro territorio. Nonostante i nostri avvisi, il Direttore Generale della Asl Thomas Schael porta avanti la sua politica di tagli ai servizi iniziata dal suo primo giorno di lavoro”.


“Solamente una persona che non conosce o, ancora peggio, non tiene in considerazione la morfologia di un territorio e le esigenze di chi lo abita poteva prendere una decisione come questa. Ed è inaccettabile che a volerla sia stato proprio chi dovrebbe difendere il sistema sanitario di tutti, senza fare distinzione tra cittadini di serie A e cittadini di serie B. Trasportare il sangue in lungo e in largo sulla A14 è una follia, sia per la sicurezza relativa ai campioni e alle sacche di sangue, sia perché il centro di Chieti dovrà soddisfare le richieste di 4 ospedali rischiando un ingolfamento dei laboratori e rallentando, probabilmente, i tempi per le risposte di tanti esami. Pensiamo, inoltre, ad un paziente operato a Vasto, avere il centro trasfusionale ed il laboratorio a Chieti potrebbe compromettere anche la buona riuscita dell’intervento, soprattutto se sopraggiungono delle criticità”.


Continua Smargiassi, “ma questo è solamente un esempio di ciò che non funziona nella Asl 2. Da quando è arrivato il nuovo direttore Schael abbiamo visto reparti a rischio chiusura e nessuna soluzione al riguardo, topi in cucina, nessuna nomina per primari e direttore sanitario, carenza di personale. Per questo, a mio avviso, i primi cinque mesi di gestione sono da ritenere pessimi. Ma, nonostante tutto, la Giunta di centro destra ha pensato bene di alzare preventivamente lo stipendio a lui e agli altri direttori generali di 34mila euro all’anno di soldi degli abruzzesi. Alla luce dei risultati ottenuti, sembrerebbe un investimento a dir poco non congruo. Mi auguro che nei prossimi mesi si veda il famoso cambio di passo tanto annunciato e mai avverato, altrimenti non posso che sperare che le voci, riportate dagli organi di stampa, di un avvicinamento di Schael alla Asl del Molise siano veritiere. Credo che nessun cittadino del nostro territorio rimpiangerà il lavoro svolto fino a questo momento, perciò se vuole lasciare l’Abruzzo vada tranquillamente, possiamo solo essere preoccupati per i molisani”, conclude.

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