ovidio news
Arriva il metanodotto? Tramontate stelle Arriva il metanodotto? Tramontate stelle
il colpevole non può che essere il governo, che prima, durante e dopo non è riuscito/non ha voluto, impedire un iter che, sostanzialmente, non... Arriva il metanodotto? Tramontate stelle

Di tutte le parole spese sull’argomento SNAM e metanodotto del gas le più meste e ipocrite sono state quelle del Non Movimento Cinque Stelle rappresentato a Sulmona dalla senatrice Di Girolamo che nell’impotenza più assoluta di strumenti, azioni ed efficacia politica non fa altro che accusare gli altri per non accusare i propri limiti politici. E’ sempre colpa degli altri. Metodo che serve a salvare la faccia naturalmente perché il problema è che se ci deve essere un colpevole, e con questo non vogliamo sminuire la complessità del problema, il colpevole non può che essere il governo che, prima, durante e dopo, non è riuscito/non ha voluto, impedire un iter che, sostanzialmente, non ha mai avuto intoppi lungo il suo cammino.

Persi nelle infinite beghe auto castranti e burocratiche interne, i grillini governativi, dopo aver rinunciato alla propria identità tradendo le principali matrici del mandato dei cittadini, come ad esempio il fatto di appoggiare governi con pregiudicati e delinquenti dichiarati, o di non ascoltare le richieste della base del movimento, è ormai imploso dall’interno sotto il peso dell’arroganza di chi era stato messo in parlamento esclusivamente per cambiare il sistema di corruzione e di casta.

Ed è così che dopo due governi con tanto di ministro dell’ambiente e un altro alle infrastrutture, ci troviamo ad accusare un presidente di regione sul fatto che il metanodotto del gas si farà per decisione del governo. Ci verrebbe da ridere se non fossimo stati testimoni oculari di questo paradosso all’epoca del Meetup (di cui siamo stati referenti) quando ci rifiutammo di partecipare ad una protesta organizzata dai comitati no hub per coerenza, pur essendo ovviamente contrari all’opera. Del resto con un ministro che decide dell’ambiente con chi te la vuoi andare a prendere e, soprattutto, dove. La senatrice Di Girolamo ci riprese duramente, ma quando le chiedemmo se il Meetup dovesse protestare, di fatto, contro di lei, prima rispose di si, poi non so, infine cominciammo ad intuire che il concetto portante di questi nuovi democristiani di serie z è l’ipocrisia, utilizzata per non apparire impotenti rispetto all’incontrovertibile e soprattutto per non perdere consensi sul territorio o la faccia a livello politico.

Poi molte cose sono state fatte: bandiere, cortei, annunci sempre in contrasto con la realtà dei fatti, controlli sulla qualità dell’aria che in una valle come quella Peligna non consentirebbe di accendere nemmeno il motore di una macchina, vista la sua conformità e le difficoltà di riciclo dell’aria. Ma il cancro, ultimamente, è meno importante del Covid.

La richiesta che invece siamo lieti di diffondere è quella proveniente dai comitati no hub che non sapendo ormai che pesci prendere, visto il continuo rimbalzo di responsabilità fra parti istituzionali, si rivolge a tutti i rappresentanti della politica territoriale, per una rinnovata lotta contro il “vermone” obsoleto: che una cosa l’hanno ormai capita le associazioni che lottano (loro sì) da anni contro i clamorosi danni fatti all’ambiente, che questo governo è ormai un’unica casta, una piovra tentacolare composta da tutti i partiti.

Mirko Mocellin