ArcelorMittal abbandona la partita Ilva e “vince” un miliardo di euro

Non se la passa male il “gigante” dell’acciaio, il magnate indiano Lakshmi Mittal e proprietario del il 40% delle azioni della ArceloMittal, merito delle ondulazioni borsistiche che riescono ad intercettare, come spesso accade, il bene dal male e il male dal bene. Misteri dell’alta finanza, ma tant’è che nei due giorni (lunedì e martedì) successivi alla formalizzazione al Governo italiano dell’intenzione di abbandonare la partita Ilva, il colosso del settore vede salire le sue azioni del 6,1%. E Morgan Stanley, calcolatrice alla mano, stima un residuo di cassa dopo gli investimenti di 1,2 miliardi di dollari, ovvero poco più di un miliardo di euro.

Ma sveliamo l’arcano: il conteggio evidentemente si riferisce al breve termine, sempre nel caso di un reale abbandono, ed facilmente riscontrabile: 600 milioni di dollari in meno che l’Ilva perde ogni anno, 200 milioni in meno del canone d’affitto e dulcis in fundo 400 milioni di dollari in meno che il gruppo non perderebbe per l’erogazione di fondi in investimenti promessi. ed ecco qua: 1,2 milioni di dollari.