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Un orso incontra un cane a Villalago, e l’ENPA sporge denuncia, un’etologa spiega agli abitanti come vivere in montagna Villalago, 19 Dicembre. Fabrizio Zani... Animalisti dei miei stivali

Un orso incontra un cane a Villalago, e l’ENPA sporge denuncia, un’etologa spiega agli abitanti come vivere in montagna

Villalago, 19 Dicembre. Fabrizio Zani

Mi si perdonerà se in questo articolo me la prenderò con tutti, ma vivo da anni nel paese più bello del mondo, nella valle più bella del mondo, fra i boschi più belli del mondo, in compagnia degli animali più belli del mondo, e non ho più voglia di sentire cazzate.

Oddio oddio, è successa una cosa gravissima. Carrito, il nostro spettacolare orsetto (mi pare abbia due anni) non va in letargo e gira impunemente per i paesi d’Abruzzo “assaltando” nottetempo pasticcerie (essendo spogli gli alberi da frutta) senza mai infastidire realmente gli umani, battagliando con i lupi per qualche carcassa, e magari anche lui (come già la mamma Amarena) ghermirà prima o poi un’ignara pecora.

Qualche giorno fa, in una strada di estrema estrema periferia del mio paese, (Villalago) un bellissimo pastore tedesco corre per qualche minuto libero, con la padrona; (sottolineo che la zona è completamente deserta) quando si imbatte in Carrito, placidamente sdraiato in mezzo alla strada. Il pastore è stupito, ma scodinzola e si comporta come fa il mio spinone quando vede un gatto… comincia a saltellargli intorno ed abbaia senza sosta. Ripeto, scodinzolando. Sta giocando e chiedendosi cos’è quello strano, enorme cucciolo pelosissimo. Cucciolo d’orso che da parte sua non pare minimamente infastidito, tanto meno impaurito. Gli basterebbe accennare una zampata per mettere in fuga, o quantomeno allontanare il pastore. Ma questo non avviene, e i due continuano per qualche minuto.

Non so se ne sia andato Carrito o il pastore si sia stufato prima.

In sostanza non è accaduto NULLA, tranne il siparietto divertente, e per noi abitanti, inedito.

Ma siccome ormai viviamo nel mondo degli esperti, e i virologi da TV non bastano a terrorizzarci, ecco che i giornali danno la parola agli etologi, che oddio oddio, ma cosa avete fatto, non sapete che l’orso bla bla bla e allora bla bla bla bla. E poi l’ENPA, nientemeno denuncia i proprietari del cane perché oddio oddio, se l’orso bla bla bla, e se il cane bla bla bla.

Ma siccome gli esperti non bastano, ecco che qualcuno si improvvisa legalitario a oltranza (tasse e permessi di costruzione, ovviamente a parte), che insomma il cane deve stare sempre al guinzaglio e con la museruola (in una strada nel bosco, ndr) e l’orso, come non lo capisce, deve stare nei boschi (in inverno, nella neve, senza essere in letargo) e come si permette di scendere in paese, che è pericoloso. Perché i legalitari sono anche terribilmente paurosi, terribilmente ‘sensibbili’, abbisognano di protezione, dov’è la Guardia Forestale, i Carabinieri, l’Esercito, l’Aviazione la NATO.

E basta, perdio, basta, l’ENPA faccia l’ENPA, pensi ai canili e ai gattili, e lasci che i montanari facciano i montanari, che ce la vediamo fra di noi e con l’orso, con le decine di cervi, con le volpi, con gli scoiattoli e con i nostri animali da compagnia. Gli etologi se proprio vogliono, vengano a vivere in montagna per qualche anno, per capire come funziona davvero il nostro rapporto con gli animali.

I “sensibbili” e i paurosi, a proposito di pericolo, provino (o tornino) a vivere in città, dove vivevo io, e dove gli orsi non ci sono, ma si va sotto una macchina appena appena ci si distrae, e magari si viene rapinati appena fa buio: e ci dicano a quando risale, a memoria loro, un incidente che abbia visto un abitante colpito da un orso o ferito da un cervo. E quanto ai cani, i canili sono pieni pari di questi nostri fratelli che non hanno chiesto di venire al mondo, eppure devono passare la loro vita in una gabbia. Ne adottassero uno, domani mattina, e lo facessero correre nei boschi, magari diventerebbero uomini (e donne) migliori.

F. Z.