ovidio news
Adesso che sappiamo perfettamente che il GP non è una misura sanitaria ma l’instaurazione di un nuovo regime, dobbiamo (e possiamo) organizzare la nuova resistenza Adesso che sappiamo perfettamente che il GP non è una misura sanitaria ma l’instaurazione di un nuovo regime, dobbiamo (e possiamo) organizzare la nuova resistenza
Fabrizio Zani D’accordo, prendiamo atto, nel momento in cui perfino Putin dichiara che non si può obbligare nessuno a vaccinarsi, e nel momento in... Adesso che sappiamo perfettamente che il GP non è una misura sanitaria ma l’instaurazione di un nuovo regime, dobbiamo (e possiamo) organizzare la nuova resistenza

Fabrizio Zani

D’accordo, prendiamo atto, nel momento in cui perfino Putin dichiara che non si può obbligare nessuno a vaccinarsi, e nel momento in cui, per una volta compattamente, persino i virologi riconoscono che il vaccino rna non immunizza, Mario Draghi obbliga tutti a vaccinarsi, pena il non poter neppure salire su un mezzo pubblico: resta la foglia di fico del tampone, con salassi incredibili che i poveri non possono permettersi – la lotta di classe l’hanno proprio vinta i ricchi….- e neppure per tutti. L’obbligo vaccinale per insegnanti, forze dell’ordine, esercito e altre categorie, pur in presenza del necessario “consenso” è l’ultimo (anzi il penultimo, ne hanno sempre uno da aggiungere) chiodo sulla bara della democrazia parlamentare italiana, (che peraltro personalmente non rimpiangerò) e della Costituzione del ‘48, che con molti limiti aveva quantomeno permesso una convivenza fra le classi sociali e un minimo di difesa dei più deboli dallo strapotere degli oligarchi.

Adesso che sappiamo perfettamente che il GP non è una misura sanitaria ma una strategia di controllo, dobbiamo (e possiamo) soltanto organizzare la resistenza, la nuova resistenza davanti al nuovo regime, del quale tutti i partiti sono parte e complici (fatta salva la pattuglia di fuorusciti del M5S, e qualche cane sciolto) in un’ammucchiata di schifezze e interessi miserabili difficile da rintracciare nell’intera storia patria.

Questa resistenza sarà sicuramente non-violenta, visto che la sproporzione delle forze in campo vieta qualunque fuga in avanti, e sarà costituita innanzitutto da una rete di auto-aiuto e di solidarietà. Ma è bene che Mario Draghi e suoi lacché (ma anche i suoi mandanti) non si illudano. Le dittature possono durare qualche anno, magari anche vent’anni, ma alla fine c’è sempre una piazza Loreto che aspetta chi ha creduto di poter giocare con la libertà e con la vita dei presunti “sudditi”. Scoprirà anche lui, il Grande Banchiere, che non siamo sudditi: proprio per niente.

F. Z.