L’Abruzzo fra le quattro regioni cavia per l’app che ci dovrebbe tracciare tutti
CoronavirusSanità 01/06/2020 Ovidio
L’app ‘immuni’ potrà essere scaricata gratuitamente, a partire da oggi pomeriggio su tutti gli smartphone. La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria.
“Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell’App”, spiega all’ANSA Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l’emergenza Coronavirus, noto più che altro per la sua bitudine di denunciare alla Magistratura i suoi colleghi che siano in disaccordo co le sue tesi. (Chissà perché l’ANSA ha intervistato proprio lui?).
Lopalco è un esponente di punta, insieme a Roberto Burioni, del cosiddetto ‘patto per la scienza’, il cui motto è ‘la scienza non è democratica’ .
L’App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19, ed è secondo Lopalco uno “strumento utile” perché, in caso di contagio di una persona, “ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere”. Una volta installata occorrerà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l’App – quando “si troveranno a una distanza inferiore a un metro – a scambiarsi dei codici generati automaticamente e ‘in maniera anonima’ ” (Virgolettato ANSA). Un vero peccato che essendo alla fine della pandemia questa app non serva a nulla, se non ad abituarci tutti al fatto che il Potere può tracciarci come a quando vuole: basta che l’OMS (finanziata dalle case farmaceutiche) ci convinca di essere in grave pericolo.
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