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L’Abruzzo fra le quattro regioni cavia per l’app che ci dovrebbe tracciare tutti L’Abruzzo fra le quattro regioni cavia per l’app che ci dovrebbe tracciare tutti
L’app ‘immuni’ potrà essere scaricata gratuitamente, a partire da oggi pomeriggio su tutti gli smartphone. La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro... L’Abruzzo fra le quattro regioni cavia per l’app che ci dovrebbe tracciare tutti

L’app ‘immuni’ potrà essere scaricata gratuitamente, a partire da oggi pomeriggio su tutti gli smartphone. La sperimentazione, invece, partirà ufficialmente il 3 giugno in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria.
    “Più che una sperimentazione si tratterà di un test di pochi giorni, forse una settimana, per provare le funzionalità dell’App”, spiega all’ANSA Pierluigi Lopalco, epidemiologo a capo della task force pugliese per l’emergenza Coronavirus, noto più che altro per la sua bitudine di denunciare alla Magistratura i suoi colleghi che siano in disaccordo co le sue tesi. (Chissà perché l’ANSA ha intervistato proprio lui?).

Lopalco è un esponente di punta, insieme a Roberto Burioni, del cosiddetto ‘patto per la scienza’, il cui motto è ‘la scienza non è democratica’ .


    L’App Immuni offre la possibilità di tracciare i contatti dei contagiati dal Covid-19, ed è secondo Lopalco uno “strumento utile” perché, in caso di contagio di una persona, “ci aiuterà a rintracciare tutti i suoi contatti, anche quelli sconosciuti che diversamente non riusciremmo a raggiungere”. Una volta installata occorrerà inserire pochi dati, come il proprio Comune di residenza, e il sistema funzionerà in automatico: saranno gli smartphone sui quali è presente l’App – quando “si troveranno a una distanza inferiore a un metro – a scambiarsi dei codici generati automaticamente e ‘in maniera anonima’ ” (Virgolettato ANSA). Un vero peccato che essendo alla fine della pandemia questa app non serva a nulla, se non ad abituarci tutti al fatto che il Potere può tracciarci come a quando vuole: basta che l’OMS (finanziata dalle case farmaceutiche) ci convinca di essere in grave pericolo.

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