Gli ipocondriaci non leggano i comunicati terroristici dei giornali, il Covid 19 non deve più far paura
Coronavirus 03/10/2020 Franco Slegato
Solo il business del vaccino può spiegare il perché del prolungarsi di un allarme ormai senza più alcun senso
Il titolo dell’ANSA-Abruzzo è davvero raffinato, roba da premio Pulitzer per la propaganda.
“Coronavirus: 49 nuovi casi in Abruzzo, è record tamponi”
Nel clima di terrore instauratosi, abbinare il numero dei casi alla parola ‘record’ è un colpo da maestri, che risveglia la la lettura subliminale in tutti quelli, e sono la maggior parte, che danno un’occhiata distratta al titolo mentre scorrono le ultime notizie della principale agenzia stampa italiana. Quarantanove nuovi casi di coronavirus su 2.498 tamponi, fa il 2% di positivi. Considerando che i tamponi vengono fatti o a chi presenta sintomi compatibili con l’infezione da COVID 19 o a chi sia stato esposto a possibili focolai (Sardegna ecc.) la percentuale appare ben misera, e diluita sulla gran massa della popolazione che non ha sintomi né motivi di preoccupazione, del tutto insignificante.
Ma leggete cosa scrive l’ANSA: “Il paziente più giovane ha 4 anni, il più anziano ne ha 97. Cinque, in tutto, i minori, di età compresa tra 4 e 15 anni. Aumentano gli attualmente positivi ed aumenta anche il numero delle persone ricoverate in ospedale e di quelle in terapia intensiva.
Tra le località con più contagi recenti vi sono Pescara (7 nuovi casi), Montesilvano (4), Chieti (3) e Vittorito (3).”
In un gigantesco mischione, i positivi vengono definiti ‘pazienti’, non si danno numeri ma si parla genericamente di ‘aumento dei ricoverati’ (1,2?,100?… beh, in realtà è…. UNO!)). Il dato dei minori positivi (‘ben’ 5 viene dato ovviamente senza commento, e non si specifica se siano o meno ricoverati, o se se siano almeno sintomatici.
In parole povere, forse qualche centinaio di abruzzesi potrebbero essere oggi positivi al Covid19, nella quasi totalità del tutto a-sintomatici. Mentre “Nella maggior parte dei pazienti, COVID-19 rimane lieve o moderata e i sintomi si risolvono entro una settimana e i pazienti in genere si riprendono a casa.” (www.covidreference.it)
Se questo è il quadro interpretativo, i dati dell’assessorato regionale sono a dir poco tranquillizzanti: eccoli
25 SETTAMBRE. Sono complessivamente 4317 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Il bilancio dei pazienti deceduti resta fermo a 477.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3023 dimessi/guariti (+4 rispetto a ieri, di cui 19 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3004 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 817 (+47 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 192553 test (+1626 rispetto a ieri).
58 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 5 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 754 (+38 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 616 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+10 rispetto a ieri), 1019 in provincia di Chieti (+8), 1838 in provincia di Pescara (+11), 808 in provincia di Teramo (+20), 33 fuori regione (invariato) e 3 (+2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.
Ecco, con calma, qualcuno alzi la mano se ritiene ci sia ancora un’epidemia pericolosa in corso.
Francio Slegato