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Gli ipocondriaci non leggano i comunicati terroristici dei giornali, il Covid 19 non deve più far paura Gli ipocondriaci non leggano i comunicati terroristici dei giornali, il Covid 19 non deve più far paura
Solo il business del vaccino può spiegare il perché del prolungarsi di un allarme ormai senza più alcun senso Il titolo dell’ANSA-Abruzzo è davvero... Gli ipocondriaci non leggano i comunicati terroristici dei giornali, il Covid 19 non deve più far paura

Solo il business del vaccino può spiegare il perché del prolungarsi di un allarme ormai senza più alcun senso

Il titolo dell’ANSA-Abruzzo è davvero raffinato, roba da premio Pulitzer per la propaganda.

“Coronavirus: 49 nuovi casi in Abruzzo, è record tamponi”

Nel clima di terrore instauratosi, abbinare il numero dei casi alla parola ‘record’ è un colpo da maestri, che risveglia la la lettura subliminale in tutti quelli, e sono la maggior parte, che danno un’occhiata distratta al titolo mentre scorrono le ultime notizie della principale agenzia stampa italiana. Quarantanove nuovi casi di coronavirus su 2.498 tamponi, fa il 2% di positivi. Considerando che i tamponi vengono fatti o a chi presenta sintomi compatibili con l’infezione da COVID 19 o a chi sia stato esposto a possibili focolai (Sardegna ecc.) la percentuale appare ben misera, e diluita sulla gran massa della popolazione che non ha sintomi né motivi di preoccupazione, del tutto insignificante.

Ma leggete cosa scrive l’ANSA: “Il paziente più giovane ha 4 anni, il più anziano ne ha 97. Cinque, in tutto, i minori, di età compresa tra 4 e 15 anni. Aumentano gli attualmente positivi ed aumenta anche il numero delle persone ricoverate in ospedale e di quelle in terapia intensiva.
    Tra le località con più contagi recenti vi sono Pescara (7 nuovi casi), Montesilvano (4), Chieti (3) e Vittorito (3).”

In un gigantesco mischione, i positivi vengono definiti ‘pazienti’, non si danno numeri ma si parla genericamente di ‘aumento dei ricoverati’ (1,2?,100?… beh, in realtà è…. UNO!)). Il dato dei minori positivi (‘ben’ 5 viene dato ovviamente senza commento, e non si specifica se siano o meno ricoverati, o se se siano almeno sintomatici.

In parole povere, forse qualche centinaio di abruzzesi potrebbero essere oggi positivi al Covid19, nella quasi totalità del tutto a-sintomatici. Mentre “Nella maggior parte dei pazienti, COVID-19 rimane lieve o moderata e i sintomi si risolvono entro una settimana e i pazienti in genere si riprendono a casa.” (www.covidreference.it)

Se questo è il quadro interpretativo, i dati dell’assessorato regionale sono a dir poco tranquillizzanti: eccoli

25 SETTAMBRE. Sono complessivamente 4317 i casi positivi al Covid 19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza. Il bilancio dei pazienti deceduti resta fermo a 477.

Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 3023 dimessi/guariti (+4 rispetto a ieri, di cui 19 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 3004 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).

Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 817 (+47 rispetto a ieri).

Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 192553 test (+1626 rispetto a ieri).

58 pazienti (+8 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 5 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 754 (+38 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.

Del totale dei casi positivi, 616 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+10 rispetto a ieri), 1019 in provincia di Chieti (+8), 1838 in provincia di Pescara (+11), 808 in provincia di Teramo (+20), 33 fuori regione (invariato) e 3 (+2) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Ecco, con calma, qualcuno alzi la mano se ritiene ci sia ancora un’epidemia pericolosa in corso.

Francio Slegato