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Twitter rimuove l’agenzia stampa russa RIA Novosti dai risultati di ricerca Twitter rimuove l’agenzia stampa russa RIA Novosti dai risultati di ricerca
Accusandola, se così si può dire, di essere un’agenzia “affiliata allo Stato”, ha ‘nascosto’ l’agenzia RIA Novosti. Venti giorni fa venne sospeso l’account del... Twitter rimuove l’agenzia stampa russa RIA Novosti dai risultati di ricerca

Accusandola, se così si può dire, di essere un’agenzia “affiliata allo Stato”, ha ‘nascosto’ l’agenzia RIA Novosti. Venti giorni fa venne sospeso l’account del Governo ungherese. (nella foto Jack Dorsey, proprietario di Twitter)

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Lo comunica l’agenzia stessa, (Russian Information Agency Novosti) precisando che “Vediamo tali restrizioni da parte di Twitter come un atto di censura dei media, che è direttamente bandito dalla Costituzione russa. Il social network non risponde in alcun modo alle nostre richieste e non spiega le sue decisioni”.

Anche altre agenzie russe (tra cui la popolare Sputnik Notizie) hanno ricevuto lo stesso trattamento.

La prima domanda che occorre porsi, per tutti noi della libera informazione, è se suia possibile utilizzare a piacere un metro di misura che invece dovrebbe essere uguale per tutti. sono centinaia le agenzie stampa legate ai propri governi, per non dire dei legami strettissimi esistenti fra quasi tutta l’informazione e interessi finanziari e commerciali. Di questi, e della valanga di bufale spacciate ogni giorno dal mainstream, Twitter, ovviamente, non si è mai occupato.

Questa politica di censura ‘soft’ di  Jack Dorsey , seguita anche da FB rientra perfettamente nella strategia di indirizzare l’informazione senza farlo notare troppo: lasciare in auge la libertà d’informazione come caposaldo della civiltà globalizzata, ma utilizzarla poi nella maniera più consona agli interessi di chi ne possiede il 90%.

Ovidio non frequenra Twitter, ma è comunque sempre solidale con chiunque venga censurato, oscurato o nascosto, indipendentemente dalle idee e anche dall’istituzioni cui fa riferimento. E’ ridicolo che Twitter si permetta addirittura di sospendere account governativi ufficiali, come ad esempio quello ungherese, sostituendosi addirittura all’ONU nel comminare sanzioni legate alle politiche di uno Stato.

La libertà, è bene ricordarlo, o è per tutti, o non è libertà.

Franco Slegato