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Morire per Zelensky? (o per la NATO?)…. Fuck! Morire per Zelensky? (o per la NATO?)…. Fuck!
Fabrizio Zani Non abbiamo la più pallida idea di cosa ci sia nella testa del presidente Putin, se veramente abbia mire dirette o indirette... Morire per Zelensky? (o per la NATO?)…. Fuck!

Fabrizio Zani

Non abbiamo la più pallida idea di cosa ci sia nella testa del presidente Putin, se veramente abbia mire dirette o indirette di natura geopolitica e imperialista, se voglia realizzare il sogno della pan-Russia e “ridisegnare i confini europei”: anche se ci sembra, francamente, molto improbabile.

Ma abbiamo chiaro invece l’obiettivo di Zelensky, o meglio dei suoi mandanti: indebolire la Russia sul piano militare, sul piano economico e sul piano politico internazionale.

Se la richiesta Ucraina di aderire alla UE appare, quantomeno per il popolo e le classi deboli, suicida, viste le esperienze greca e italiana, ma comunque in linea con le scelte di altre classi dirigenti europee, la richiesta di adesione alla NATO non aveva il minimo significato militare o strategico. Si trattava esclusivamente di un ulteriore passo verso l’allargamento dell’Alleanza fino ai confini russi, allargamento perseguito tenacemente da decenni da tutti i Presidenti americani. Anche questo non ha alcuna spiegazione militare, dato che il Patto di Varsavia è morto e sepolto, assieme all’URSS, così come il “pericolo comunista”: la Russia, come del resto la Cina, è uno stato capitalista a tutti gli effetti, partecipe dei principi dell’economia di mercato mondiale.

La guerra scatenata da Putin in Ucraina, dopo settimane di preparazione che avrebbero permesso all’ONU di intervenire, è a tutti gli effetti una guerra preventiva-difensiva, e non si caratterizza affatto come “invasione dell’Ucraina”, bensì come scontro fra Russia e NATO, visto che le armi con cui i soldati di Kiev combattono sono gentilmente fornite da USA, Italia, Inghilterra, Germania ecc.

E’ dunque evidente che nessuno ha interesse a fermare la guerra, salvo forse Putin se raggiungesse il suo obiettivo di “allontanare” la NATO dai suoi confini, conquistando tutto il Donbass, Odessa e la Transnistria, da aggiungere al possesso definitivo della Crimea.

Che cos'è il Signoraggio Bancario — Libro di Cosimo Massaro
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La posizione italiana, quale membro della NATO, è quella di seguire le direttive di Washington, a scapito degli interessi nazionali e di quella che fino a ieri poteva ben essere definita un’amicizia con la Russia.

Deve essere chiaro che la politica di Draghi, appoggiata da tutti i partiti italiani, con sfumature diverse, con più armi e meno armi all’Ucraina, è quella di una colonia degli Stati Uniti, potenza che occupa dal 1945 il nostro territorio e le nostre istituzioni, longa manus di un potere economico e finanziario cosmopolita che ha la globalizzazione come orizzonte, il capitalismo del controllo come obiettivo strategico, e il great reset come obiettivo immediato. Noi non sappiamo se davvero Putin si oppone a tutto questo, ma sappiamo che sicuramente a Washington, a Davos, e nei consigli di amministrazione dei fondi d’investimento lo considerano un nemico. E, per quanto ci riguarda, il nemico del nemico, è nostro Amico.

Per cui, “fuck” alle sanzioni, “fuck” alle armi e agli aiuti all’Ucraina, e se addirittura vogliono farci morire per Zelensky e per la NATO… “fuck” a loro e ai loro utili idioti.

http://www.edizionisi.com/libro_titolo.asp?rec=274&titolo=Dittatura_sanitaria_e_moderna_Resistenza_