Macro Edizioni e UNO Editore rinunciano al Salone del Libro di Torino
CoronavirusManifestazioniNotiziePolitica 25/08/2021 Franco Slegato
Non accettano l’obbligo del Green Pass
Nicola Lagioa, il presidente della manifestazione, ostenta indifferenza. Spiega che essendoci una legge, lui si limita ad applicarla, senza giudicare. Poi però tiene a sottolineare “io mi sono vaccinato”, e non ci mancherebbe altro.
Ma per quanto lui e tutto il mainstream possano buttarla in burletta, la scelta di due editori importanti come UNO e Macro, che vendono centinaia di migliaia di copie dei loro libri pur in un contesto drogato e controllato come quello del mercato librario è un segnale fortissimo di quanto grande e colta sia la parte del paese risvegliatasi grazie alla gestione “for sale” della pandemia e finalmente consapevole del perverso uso del potere da parte di istituzioni, politiche, scientifiche ed economiche.
Se UNO editore è famosa soprattutto per i libri di Biglino, il biblista eretico che ha ormai centinaia di migliaia di lettori, Macro da parte sua ha realizzato uno dei più grandi best-seller dell’ultimo decennio con The Secret, ed è da sempre leader nel campo della critica al mondo contemporaneo, per la libertà di scelta terapeutica e vaccinale, per stili di vita naturali e per l’affermarsi di una spiritualità senza dogmi e senza chiese.
Macro, va ricordato, ha anche rinunciato, per lo stesso motivo, al SANA, la fiera del naturale di Bologna, che rappresenta il suo mercato naturale, in questo caso seguita da molti altri abituali espositori.
L’esempio, si dice è il miglior modo per dare forza alle proprie idee, e farlo rinunciando a cospicui incassi (e nel caso di UNO anche alla caparra già versata) ci sembra un eccellente modo di portarle avanti.
Prabhat e Giorgio hanno tutto il nostro appoggio.
Franco Slegato