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Il passo indietro dei transumanisti Il passo indietro dei transumanisti
Cosa si cela dietro la frenata di Musk & c.? Fabrizio Zani Proviamo a mettere insieme un po’ di puntini. Scoppia, in Italia, il... Il passo indietro dei transumanisti

Cosa si cela dietro la frenata di Musk & c.?

Fabrizio Zani

Proviamo a mettere insieme un po’ di puntini.

Scoppia, in Italia, il caso della chat di intelligenza artificiale GPT, accusata di appropriarsi illegalmente dei dati personali degli utenti. Senza poter attingere a tutte le conversazioni disponibili, le macchine non potrebbero ricreare i “contesti” in cui elaborare scritti, discorsi, fotografie, video, opere d’arte ecc.

Elon Musk chiede una moratoria nello sviluppo degli strumenti di A.I. perché ritiene il suo progredire pericoloso per l’Umanità. Al suo appello rispondono mille fra ricercatori e tecnici dell’A.I.

L’importantissimo ricercatore Geoffrey Hinton si dimette da google denunciano di i rischi dei robot con intelligenza artificiale.

L’A.I. è arrivata oggi a un livello tale che non si possono distinguere i suoi elaborati dalla realtà. Hanno ancora qualche falla, e i più attenti possono cogliere indizi, basati più che altro sul buonsenso, per rintraccairli: ma dal punto di vista della comunicazione di massa, la possibilità di manipolazione è ormai arrivata alla sua pienezza operativa.

Dunque, a cosa si deve questo apparente passo indietro dei suoi creatori? Si rendono conto improvvisamente, novelli aspiranti stregoni, di aver messo in modo forze incontrollabili?

No di certo, dato che i rischi di cui parlano erano noti da tempo ed erano addrittura il loro obiettivo: un salto “evoluzionistico” dove l’A. I. è il nuovo stadio dell’umanità (dato che è stato l’ingegno umano a produrla) che si concretizzerà con l’innesto dell’A.I sui sistemi biologici.

Abbiamo scritto perciò “apparente passo indietro”.

Abbiamo in realtà due possibilità diverse che possono giustificarlo:

Il primo: avendo raggiunto i loro obiettivi dal punto di vista scientifico e tecnologico, devono ora fare una pausa che permetta di collegarle alla società nel suo insiem. E’ indispensabile laborare un ambito giuridico che regoli la lotta di potere generata dai nuovi equilibri. Il Diritto è proprio l’ambiente in cui vanno a cristallizzarsi i rapporti di potere, e ad ogni svolta della storia deve essere rielaborato, a maggior ragione oggi in una prospettiva tansumanista. Ma devono anche riuscire a evitare che tutto il mondo del lavoro intellettuale collassi.

A favore di questa possibilià, da una parte la questione dei diritti d’autore per elaborati dell’A.I, la questione della privacy; dall’altra le reazioni e le paure di numerosissime categorie di lavoro intellettuale minacciate di disoccupazione e sostituzione, si pensi solo alla facilità con cui potrebbe venire sostituito l’intero corpo insegnanti.

Il secondo: la loro corsa, e la loro rivoluzione generano reazioni popolari inaspettate, dettate dal buonsenso, e questo comporta la perdita di credibilità e autorità delle istituzioni scientifiche e politiche, con conseguenze complicate da gestire. L’ala “gradualista” del mondialismo, che non ritiene il transumanesimo un’obiettivo a portata di mano – presumibilmente non lo ritiene neppure un obiettivo – ha reagito all’azione degli Illuminati, obbligandoli a una ritirata.

A favore di questa seconda possibilità, almeno in Italia, stanno la vicenda politica, con la mancata elezione di Mario Draghi alla presidenza della Repubblica (che avrebbe inossidabilmente saldato il progetto mondialista-transumanista al potere politico-istituzionale) e altri indizi, come la vittoria delle destre e di Giorgia Meloni, allieva di Tremonti e organica ad ASPEN, l’ala “moderata” della globalizzazione. Anche le dimissioni da senatore di Cottarelli, esponente di punta del transumanesimo nostrano, che torna a elaborare programmi scolastici, rientrerebbe in questo quadro. E non vogliamo qui avventurarci in scenari più grandi, come la guerra NATO-RUSSIA o la rinnovata spinta all’autonomia dagli USA determinata dall’allargamento dei BRICS: la politica internazionale ha a che vedere con rapporti di forza così complicati che interpretarla è esercizio di purissima fantasia (a meno di essere analisti della CIA).

Quale delle due interpretazioni sia la più valida, lasciamo che sia il lettore a deciderlo.

Di certo il passo indietro è evidente, ed altrettanto evidente è che chiunque voglia opporsi al transumanesimo e al governo mondiale ha nel buonsenso il suo maggiore alleato.

Ci vorranno decenni, nonostante la manipolazione in atto, per modificare questa capacità innata a giudicare che gli uomini hanno nella loro anima, compresa la capacità (certo soffocata dalla propaganda, ma questo non solo oggi) di discernere il bene dal male. Quindi, rimboccandosi le maniche e mobilitando l’Intelligenza Naturale, la partita è ancora tutta da giocare.

Fabrizio Zani