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Il dato quotidiano riportato dai mezzi d’informazione sui morti di Covid 19 è falso? Il dato quotidiano riportato dai mezzi d’informazione sui morti di Covid 19 è falso?
Numeri di pura fantasia, senza alcun controllo, che spargono la paura nel paese: l’informazione italiana al servizio di Big Pharma Ogni sera, puntualmente, arriva... Il dato quotidiano riportato dai mezzi d’informazione sui morti di Covid 19 è falso?


Numeri di pura fantasia, senza alcun controllo, che spargono la paura nel paese: l’informazione italiana al servizio di Big Pharma

Ogni sera, puntualmente, arriva sui nostri schermi il bollettino di guerra. Un’escalation inesorabile,vere e proprie cifre da guerra guerreggiata.. Ieri, addirittura, i ‘morti di Covid19’ erano raddoppiati, incredibilmente in sole 24 ore, arrivando alla ragguardaveole cifra di 80 e passa.

Naturalmente chiunque ascolti queste notizie, sparate a reti unificate e a giornale unico, le prende per buone.
Non ci si chiede chi abbia raccolto le cause del decesso, chi le abbia esaminate, chi le abbia certificate.
Eppure il Ministero della Sanità, il 25 febbraio 2020 ha emanato questa circolare (protocollo 0005889-25/02/2020): la certificazione di decesso a causa di COVID-19 deve essere accompagnata da parere dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Per questo motivo, è stato creato un gruppo di lavoro dedicato allo studio delle cause di morte dei pazienti deceduti che risultavano positivi all’infezione da SARS-CoV-2.
L’analisi si basa sui dati contenuti nelle cartelle cliniche e nelle schede di morte ISTAT recanti le cause di decesso di questi pazienti. La raccolta dati avviene tramite la piattaforma web http://covid-19.iss.it, già utilizzata dalla sorveglianza nazionale, epidemiologica e virologica, dei

Quindi, alla fine della giornata, o in tempo reale, dovrebbero essere inseritidai vari ospedali i dati relativi ai morti che abbiano in qualche modo a che fare col Corona Virus. Dopo di che è del tutto evidente che questi dati dovranno essere esaminati, catalogati, studiati.

Ma ovviamente, nell’ansia di comunicare alla nazione quanto sta diventando grave l’epidemia, la famosa seconda ondata, questa procedura non viene seguita. A meno che i nostri analsti non siano dei fenomeni, il dato riguarda semplicemente il numero di decessi “accompagnati dalla positività”, ossia o dal tampone effettuato o semplicemnete della presenza di sintomi riconducibili al Corona virus.

Così nasce la leggenda metropolitana delle centinaia di morti ‘per‘ corona virus, o direttamente o come ‘con-causa’.

Ma ‘direttamente’ dovrebbe significare per polmonite e grave insufficienza respiratoria, dopo esere stati intubati in un reparto specializzato.
E ‘indirettaente’ dovrebbe significare che una grave insufficienza respiratoria, o qualche altro grave sintomo legato al Covid sia andato a complicare uno stato di salute già gravemente compromesso, fino a causare, o quantomeno con-causare, il decesso.

E tutto questo può essere stabilito analizzando dettagliatamente ogni singolo caso, non certo sulla base di questionari e crocette, magari riempiti di corsa da qualche infermiera di buona volontà.

Riportiamo qui un passo significativo del modulo STAT che deve essere compilato dall’ospedale per accompagnare il decesso:

“Se si ritiene che il COVID19 abbia causato direttamente il decesso, riportare questa condizione in parte I, anche se non c’è una diagnosi confermata. Riportare comunque la condizione indicando “probabile” o “sospetta”. Valutare se il COVID-19 è una probabile o sospetta causa di morte sulla base delle conoscenze e valutazioni al momento della compilazione”.

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Per informazioni è possibile mandare un’ e-mail all’indirizzo di posta elettronica decessicovid-19@iss.it o contattare il dott. Graziano Onder (Direttore del Dipartimento Malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento, ISS) al numero di telefono: 06/49904231.