Roma, 18.40. Con 169 voti a favore, un margine di assoluta tranquillità, e nonostante il voto contrario di Paragone per il M5S e di Richetti per il PD, anche il senato dà la fiducia al Governo Conte, che può così iniziare la sua avventura, che non sarà certo facile.
Superata di slancio l’opposizione urlata ma del tutto priva di contenuti della Lega e degli altri partiti di destra, restano sul tavolo numerosi contenziosi, tutti legati a un programma fortemente spostato a sinistra per esclusiva volontà del M5S che va a scontrarsi con le numerosi cambiali firmate dal Partito Democratico con poteri forti nazionali. C’è da ratificare il CETA, ci sono gli F35, ci sono le concessioni autostradali e tante altre cose che il programma non ha affrontato, o comunque non ha chiarito nei dettagli.
C’è Matteo Renzi pronto con la sua formazione di centro che sembra fatta apposta per tenere sotto scacco il Governo nei mesi a venire.
Di sicuro ci troviamo di fronte al più grande azzardo visto nella storia Repubblicana, un partito di sistema al governo con il Movimento che questo sistema ha promesso di rovesciate come un calzino: solo la situazione europea sembra sorridere a Conte, viste le scelte (obbligate) completamente diverse della nuova UE, che dovrebbero favorire crescita e distribuzione dei migranti. Ma forse abbiamo sbagliato, il più grande azzardo è stato quello di Matteo Salvini che ha fatto cadere un governo da cui stava ottenendo, semplicemente, tutto.
Vedremo che saprà giocare meglio questa partita.
O.N.