

Chi pecora si fa… il lupo se lo mangia: provano a non farli entrare all’ospedale di Sulmona, perché privi di green pass, ma la reazione è immediata
AbruzzoCoronavirusCronacasulmona 11/11/2021 Ovidio

Fabrizio Zani
11 Novembre, Sulmona, le otto del mattino. Alessio X deve accompagnare la madre ottantenne all’ospedale, per farsi delle analisi.
Arriva all’ingresso, con il foglio dell’appuntamento, la ricevuta del ticket pagato, ma viene fermato dal sorvegliante.
“Avete il green pass”?
“No, non abbiamo nessun green pass…”
“Allora non potete entrare”.
“Ah”. Ma Alessio X non è una pecora e dunque non si farà mangiare dal lupo.
“Va bene, ora chiamo i Carabinieri e la Questura, e comincio subito una diretta facebook, e vediamo come andrà a finire”.
La guardia sbianca, come suol dirsi, e si attacca al telefono. Passa qualche minuto, in diretta fb, e alla fine riceve i l’OK dai piani alti.
“Prego, accomodatevi”.
La signora viene sopposta agli esami (per cui aveva pagato) e Alessio la riaccompagna fuori. All’uscita è intenzionato a farsi dare generalità della guardia… ma incredibilmente, non c’è più nessuno a controllare.
Solo un gabbiotto malinconicamente vuoto.
Chi pecora si fa, il lupo se lo mangia. E poi, spesso, sono solo iene travestite.
F. Z.