Roma, 31 Luglio. Sandro Gozi,nella sua veste di sottosegretario del Governo (Italiano) agli affari europei, ha avuto modo di trattare diversi dossier e di gestire summit bilaterali riguardanti interessi che coinvolgevano dirtettamente italia e Francia. Si dall’affare Fincantieri-Saint Nazaire fino alla fusione TIM-Vivendi, passando dall’acquisizione da parte di Atlantia (Benetton) dell’aereoporto di Nizza.
“Se tu lavori per il Governo italiano, rappresenti e servi lo Stato italiano e poi a un certo punto lo tradisci e ti vai ad arruolare nelle fila di un altro governo come responsabile della politica europea del Governo Macron allora bisogna valutare se togliergliela perché siamo di fronte a cosa una inquietante per cui per cui un nostro sottosegretario, anche se era del Pd, adesso diventa esponente di un altro governo con cui abbiamo molte cose in comune ma anche interessi confliggenti”. Così il Vicepresidente del Consiglio Luigi di Maio, dopo che Giorgia Meloni, segretaria di FdI ha chiesto per prima pubblicamente che all’esponente italiano di En Marche, (per cui è stato candidato alle elezioni europee) già sottosegretario agli affari europei del governo Renzi venga tolta la cittadinanza italiana.” In effetti, secondo la legge, assumere un incarico ufficiale per un governo straniero è una delle cause di revoca della cittadinanza.
Quello che ci si chiede è da quando siano in essere contati fiduciari fra Macron e l’ex deputato del Partito Democratico, e quanto della sua azione al governo sia stata indirizzata verso gli interessi francesi piuttosto che verso quelli del nostro paese.
Il caso Gozi è un caso veramente molto grave, soprattutto per l’evidente contrasto fra l’Italia e la Francia su dossier internazionali importantissimi, (primo fra tutto la Libia), per le questioni di frontiera relative al passaggio dei migranti, e per il ruolo del francese Moscovici (che fece fra l’altro campagna elettorale per il Patito Democratico Italiano nelle ultime elezioni europee) per impedire al Governo Gialloverde di svincolarsi dalla morsa del controllo di Bruxelles.