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Centrodestra Sulmona: con Gerosolimo per vincere e non scomparire Centrodestra Sulmona: con Gerosolimo per vincere e non scomparire
Sulmona – Se il civismo fosse morto davvero e i contendenti fossero Centrodestra e Centrosinistra e, soprattutto, se non fossimo a Sulmona, allora sarebbe... Centrodestra Sulmona: con Gerosolimo per vincere e non scomparire

Sulmona – Se il civismo fosse morto davvero e i contendenti fossero Centrodestra e Centrosinistra e, soprattutto, se non fossimo a Sulmona, allora sarebbe logico pensare che al prossimo ballottaggio un politico con la “p” maiuscola farebbe di tutto per far vincere la propria parte. Perché sia Gerosolimo che Di Piero hanno bisogno di un accordo col Centrodestra per vincere. Ma quale è il male minore? O per dirla positiva: quale è il bene maggiore?

Il Centrodestra ha un calcio di rigore al novantesimo che gli permetterebbe non soltanto una vittoria insperata, potendo fattivamente esser protagonista nella prossima amministrazione comunale (dovendo ragionare con dei civici piuttosto che con il PD o il Cinquestelle), come proporrà Gerosolimo, ma di sconfiggere il nemico politico naturale e cioè il Centrosinistra. Non solo: il Centrodestra eviterebbe nei prossimi cinque anni di attesa di scomparire fra le fratture interne di una parte politica, non debole di per sé, ma infragilita da troppi aspiranti protagonisti. Con la coppa in mano, invece, e tempo a disposizione, potrebbe approfittare con calma, per ricomporre sia l’anima che il corpo afflitti, e strutturare una formula vincente che possa riportare a Sulmona un discorso definito ed unitario; e la presenza in Consiglio di persone autorevoli e di esperienza come sono Elisabetta Bianchi o Vittorio Masci potrebbero guidare la faticosa risalita. Pensiamo per esempio ad un paio di assessorati o ai ruoli di Vicesindaco o Presidente.

Poi bisognerà risolvere i problemi della città, ma sul serio questa volta: che da oggi in poi a Sulmona o si vive o si muore. I programmi son sempre tutti belli ma negli ultimi anni non sono mai stati rispettati se pensiamo alla decadenza di una città che sta perdendo edifici scolastici e storici, turismo, connettività logistica con l’esterno, abitanti e futuro. Servirà un bel cambio di marcia a Palazzo San Francesco laddove si dovrà riformare anche la squadra amministrativa inserendo più elementi di valore e non le solite marchette. Perché se davvero si vuole riemergere dal fondale, e lo deve capire pure Gerosolimo, da adesso bisogna fare le cose per bene e fare riferimento a chi possiede le competenze: negli scantinati di Sulmona ne sono stati stipati parecchi.

Unire due parti politiche più affini, sarà certamente più utile che unire Centrodestra e Centrosinistra in un minestrone assurdo e anacronistico che potrebbe non giovare alla città, eufemisticamente parlando, viste, ovviamente, le differenze assai più rimarcate: ve lo immaginate il PD che ragiona e si mette d’accordo con Fratelli d’Italia su cosa è meglio per Sulmona? O il Cinquestelle con la Lega? Perché di accordi se ne possono fare cento ma adesso più che mai non basta più la vittoria, bisognerebbe essere lungimiranti e cercare nel migliore dei modi di evitare collassi catastrofici, che fra uno o due anni incenerirebbero perfino le macerie della morente Sulmona.

Mirko Mocellin