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Vasco Merciadri: si fa presto a dire “scienza”. Vasco Merciadri: si fa presto a dire “scienza”.
La scienza è figlia del suo tempo e dell’ambiente sociale, culturale ed economico in cui si sviluppa. Quindi non si può affermare che sia... Vasco Merciadri: si fa presto a dire “scienza”.

La scienza è figlia del suo tempo e dell’ambiente sociale, culturale ed
economico in cui si sviluppa. Quindi non si può affermare che sia sempre e
comunque esatta, a parte ovviamente alcuni aspetti generali inconfutabili.
Anche le leggi di Newton sembravano eterne ed immutabili… poi arrivò
Einstein. E questo accade, a maggior ragione, in ambito biologico, in cui la
conoscenza dei meccanismi biochimici è continuamente aggiornata grazie
anche all’osservazione di nuovi fenomeni, che fino a poco tempo prima non
erano stati considerati.
Quindi il dogma dell’immutabilità, di chiara matrice religiosa, non ha senso
quando si parla di scienza. I postulati ed i paradigmi sono mutevoli. Mai
definitivi.
L’Illuminismo prima, e poi lo sviluppo della biologia iniziato nell’800, la
scoperta dei vaccini e degli antibiotici, i progressi in ambito biochimico e
microbiologico hanno cambiato la visione della scienza nel pensiero
collettivo.
L’abnorme sviluppo dei mezzi di trasporto, l’avvento di internet e la
realizzazione delle imprese spaziali hanno improvvisamente sconvolto le idee
e le abitudini di tutti gli abitanti del pianeta.
Le moderne tecniche chirurgiche, i mezzi di indagine non invasivi sempre
più perfezionati, l’ingegneria genetica ci hanno illuso che potessimo
raggiungere la salute perfetta, forse l’immortalità, e che potessimo creare uno
sviluppo sociale e tecnologico su tutto il pianeta a servizio di ognuno di noi.
Purtroppo la realtà ha smentito tutto questo.
La ricchezza è migliorata per alcuni, ma la maggioranza dei popoli versa
ancora in povertà, guerre e carestie. Gli esodi di popolazione da paese a
paese, da continente a continente sono divenuti un fenomeno immenso,
esplosivo e ingestibile: mai nella storia era avvenuto un simile fenomeno di
così vasta portata.
L’inquinamento ambientale è un pericolo sempre più grave che incombe su
tutto il pianeta, l’effetto serra ha sconvolto rapidamente equilibri climatici
che si mantenevano da millenni.
Siamo di fronte a fenomeni di estinzione di massa di piante e animali che
non accadevano da milioni di anni.
6 La Scienza tradita
Nell’illusione che tutto potesse essere migliorato, che tutto quello che
proveniva dal passato fosse divenuto obsoleto ed inutile abbiamo rifiutato le
nostre radici scientifiche e culturali.
La visione scientifica riduzionista, in base alla quale si consideravano solo i
fenomeni chimici e fisici dimenticandosi degli aspetti più profondi dell’Essere
umano e dell’ambiente, ha fallito.
Le malattie cronico-degenerative sono aumentate. Neoplasie, cardiopatie
ischemiche, diabete sono problemi sempre più insidiosi.
Ci siamo dimenticati della prevenzione e questa addirittura è stata confusa
con la diagnosi precoce.
Una visione settoriale, sia pure scientificamente approfondita, dei fenomeni
ambientali e umani ci ha fatto perdere di vista una visione globale.
Lo studio della malattia ci ha paradossalmente allontanati dall’ammalato.
Lo stato di disagio che sempre di più attanaglia la società si può superare solo
con una visione più ampia, direi ippocratica, dell’Uomo e della Natura.
L’uomo è da considerare non più solo come fenomeno fisico e biochimico,
bensì come unione profonda di corpo, mente e spirito. E la biosfera da
vedere come un immenso essere vivente in cui tutti partecipano alla vita del
pianeta in una sinfonia globale: Gaia, come l’ha nominata Lovelock.
Molti sono oggi quelli che iniziano a mettere le basi di una nuova visione della scienza al cui centro devono essere riportati l’Uomo e l’ambiente, nel rispetto di tutti gli esseri viventi e del pianeta.
E questa è l’unica vera strada verso un progresso equilibrato dell’umanità,
che porti tutti quanti ad una vera crescita: tecnologica, ma soprattutto
interiore.

Vasco Merciadri (medico, del comitato scientifico di AssoVegan, autore di “Il fiume scorre” e “Di savana e di montagne” Edizioni Sì).