Vaccini anticovid, il danno grave sui bambini. Infarti e problemi cardiovascolari sotto i quarant’anni: + 25%
ControcorrenteCoronavirusEditorialiSanitàScienza 06/06/2022 Mirko Mocellin
Nella fase finale della discussione alla camera dei Deputati sui danni del vaccino sperimentale contro il Covid, il Professor Giovanni Frajese si è concentrato su alcuni elementi preoccupanti riguardanti reazioni avverse soprattutto sui bambini e alterazioni del DNA, tutti pubblicati e dimostrati su importanti riviste scientifiche.
Dati ufficiali (pubblicati su Jama Pediatrics) evidenziano che un bambino su quattro mostra sintomi di depressione clinicamente elevati ed uno su cinque sintomi di ansia clinicamente sostenuti. Questa è la conseguenza della violenta paura ripetuta nel tempo e dei meccanismi di coercizione ai quali i ragazzi sono stati sottoposti. Stiamo creando una generazione di persone che sono impaurite e con problemi di tipo psicologico. Pensate cosa diventeranno quando questi bambini cresceranno. Su una pubblicazione, scientific reports, ha dimostrato che sotto i quarant’anni c’è stato un aumento del 25% degli accessi al pronto soccorso per infarti e patologie cardiovascolari. Stranamente in coincidenza esatta con la vaccinazione che è stata fatta. Il dato è incontrovertibile e pubblicato. Forse al Ministero della Salute qualcuno dovrebbe prendere atto che c’è una scienza che va avanti a livello internazionale, che pubblica e dimostra fatti che in Italia passano come complottismi e falsità: sarà il caso di studiare invece di continuare a dare diktat che non hanno nessuna base scientifica, affermando continuamente “io credo nella scienza“.
Ma il dato più pericoloso è che non non sono stati fatti degli studi di genotossicità e cancerogecinità, per vedere se si altera il DNA oppure se queste sostanze sono in grado di provocare un aumento dei casi di cancro. Il primo studio che è stato fatto ha dimostrato che l’RNA si può retro trascrivere sul DNA entrando a far parte del nostro genoma in maniera permanente e divenire trasmissibile alle generazioni future, fatto dimostrato sulle linee cellulari del fegato. Si tratta di danni che non riguarderebbero solamente le persone che sono state vaccinate, ma potrebbero essere portati avanti per generazioni.
Per concludere è stato pubblicato recentemente uno studio che mostra quanto segue: le persone che fanno la vaccinazione svilupano le IgG, che sono le difese all’interno del corpo circolanti. Le persone che fanno, invece, la malattia, sviluppano oltre alle IgG, anche le IgA che sono le difese presenti sulla mucosa, il che significa, che le persone con le IgA presenti non possono infettare le altre persone, perché il virus non si può replicare a livello delle faringi e del naso. I guariti non possono infettare, i tri vaccinati possono infettare. Forse sarà il caso che il ministero della Salute cambi registro e, nel migliore dei casi, che torni ad usare la logica, perché quello che è successo in questi due anni è semplicemente vergognoso.
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