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Un Dio poco raccomandabile! Un Dio poco raccomandabile!
IL BLOG di Umberto Cianfaglione Uno “strano” non credente, così sono stato definito con oculata malizia dai miei detrattori. perché bestemmiare in continuazione il... Un Dio poco raccomandabile!

IL BLOG di Umberto Cianfaglione

Uno “strano” non credente, così sono stato definito con oculata malizia dai miei detrattori. perché bestemmiare in continuazione il creatore, se sei un un non credente?

Mi inchino, mi genufletto mille volte davanti a questa più che giusta osservazione. Anch’io ritengo un’inutile perdita di tempo bestemmiare in continuazione il “creatore del cielo e della terra”. Ma soprattutto perché bestemmiare chi ti ha fatto il dono della vita?

Questa storia del presunto dono mi lascia molti dubbi e incertezze, almeno in questo breve lasso di tempo rappresentato dalla nostra vita terrena. Come ce ne fosse un’altra! Mai visto un donatore riappropriarsi a tempo debito di ciò che ti ha donato Ma sto parlando chiaramente di fatti terreni, ed il “creatore” on rientra in questo contesto ideale, ma in quello del tutto immaginario della “ricreazione”, non quella scolastica, sfortunatamente, ma quella dell’uomo stesso.

Dicevo dell’inutilità della bestemmia, cosa con cui concordo perfettamente. Infatti solo da poco mi esercito in questo inutile esercizio, e non certo per aver conosciuto il “creatore”, bensì aver scoperto il frutto del suo “creato”, vale a dire l’uomo, vale a dire noi stessi.

E nell’uomo, ho scoperto, è insita una cattiveria inusitata. Inconcepibile neppure nelle bestie più feroci che popolano il nostro pianeta.

Ora, fosse vero quel che si dice, che Dio ha costruito l’uomo “a sua immagine e somiglianza”, se ne deduce che il nostro “creatore” sia un tipo molto poco raccomandabile. I suoi seguaci, come quelli di altri “Dio” concorrenti, sono tra gli esseri umani, o disumani, i più feroci e guerrafondai, che infestano oggi, da sempre e per sempre, il nostro pianeta.

Ora, non essendo io un credente nel “creatore” , le mie bestemmie sono orali e dunque sono rivolte verso i suoi seguaci, che non sono affatto immaginari. Purtroppo inveisco contro di loro, perché vorrebbero impormi di essere uno di loro. Soprattutto come loro. Cosa che non accadrà mai, buonisti di tutto il mondo. Mi appello a voi: impiccatevi, farete cosa buona e giusta. No, non sono un buonista, né un pacifista, perché non amo la retorica. sono un violento, intellettualmente parlando, un violento all’incontrario. Fossi in buone condizioni esploderei tutta la mia violenza contro i violenti.

Volendo comportarmi democraticamente proporrei un referendum sul buonismo e il pacifismo, un referendum ideale e ideologico. Uno Stato civile ha il dovere di difendere i suoi cittadini più deboli, più rispettosi della legge dalla barbarie del prepotente, e per farlo non può appellarsi al pacifismo e al buonismo, deve imporre con la forza il rispetto della legge.

Prerogativa ormai in disuso.

Chi si ritiene buonista e pacifista altro non è che un complice del violento. Un fuorilegge. Ma da noi, oggi, la legge stessa è fuorilegge. Infatti guai a essere rispettosi di una morale civica, finiresti con l’avere problemi con la Giustizia. Giusta o ingiusta che sia, poco importa.

Villalago, 13 ottobre 2022