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“Un accordo politico evoca la composizione di valutazioni che arrivano a convergere dopo la fase delle rispettive espressioni”: qualunque cosa questo significhi, D’Alfonso l’ha detto “Un accordo politico evoca la composizione di valutazioni che arrivano a convergere dopo la fase delle rispettive espressioni”: qualunque cosa questo significhi, D’Alfonso l’ha detto
Il vecchio, caro consiglio, “parla come mangi”, sembra attagliarsi perfettamente al comunicato che un galvanizzato Luciano D’Alfonso ha penato di affidare alla stampa, nell’annunciare... “Un accordo politico evoca la composizione di valutazioni che arrivano a convergere dopo la fase delle rispettive espressioni”: qualunque cosa questo significhi, D’Alfonso l’ha detto

Il vecchio, caro consiglio, “parla come mangi”, sembra attagliarsi perfettamente al comunicato che un galvanizzato Luciano D’Alfonso ha penato di affidare alla stampa, nell’annunciare la sua entusiastica adesione al patto fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.

“A questo punto si delinea un’agenda di priorità che, come ci ha insegnato Ugo la Malfa, significa precisare cosa si fa prima e cosa si fa dopo”. Questo in effetti si capisce, perché un’agenda di priorità significa precisare cosa si fa prima e cosa si fa dopo. Come non rendere merito alla scomparso, da mò, Ugo La Malfa per averci illuminati su questa profonda verità?

“Momenti di disallineamento fanno parte della realtà delle cose, poiché ogni accordo da sempre è stato accompagnato da supplementi di approfondimento, sin dai tempi del primo centro sinistra dei primi anni sessanta, passando per la straordinaria esperienza con Moro e Berlinguer”. Ecco, veramente, davanti al “disallineamento”, sia pur momentaneo, opportunamente accostato alle figure di Moro e Berlinguer, nonché alle “prime esperienze di centro-sinistra”, con i loro “supplementi di approfondimento” ci è facile comprendere il travaglio con cui il nostro ex-governatore pluri-pluri-pluri indagato e ovviamente assolto è in speranzosa attesa di un posto, uno strapuntino, un buffetto da parte del nuovo probabile governo giallo-rosso.

“Cantierare e realizzare faranno seguito”. E si noti il verbo, così rivelatore sgorgato dal profondo dell’anima del grande amico del cantieratore autostradale. Lo vediamo, con gli occhi sognanti e l’espressione estatica, davanti all’immagine di nuovi cantieri, qualsiasi ne sia la ragione, meglio se nuove fabbriche in Abruzzo (la famosa ‘vocazione industriale” di cui è paladino…) … Gli italiani ce ne vorranno, sicuramente, ma noi abruzzesi saremo immensamente grati al governo giallo-rosso per un bell’incarico di sotto-sotto-sottosegretario a Luciano d’Alfonso, in qualunque materia che possa tenerlo lontano dall’Abruzzo, dove ha cantierato, diavolo se ha già cantierato…