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Umbria al voto: tra futuro, politica contemporanea e rischio di estinzione Umbria al voto: tra futuro, politica contemporanea e rischio di estinzione
Malgrado sia una regione senza sbocchi al mare, l’Umbria politica d’un potenziale governo giallorosso, secondo il parere di alcuni politologi si trova già all’ultima... Umbria al voto: tra futuro, politica contemporanea e rischio di estinzione

Malgrado sia una regione senza sbocchi al mare, l’Umbria politica d’un potenziale governo giallorosso, secondo il parere di alcuni politologi si trova già all’ultima spiaggia. Quantomeno l’esperimento delle alleanze territoriali, dopo un eventuale insuccesso, perderebbe di sostanza insinuando dubbi ulteriori fra i neo alleati, soprattutto di matrice pentastellata. Poiché se è vero che Salvini e company, abbandonati mojito, danze e bikini, stanno già stampando felpe con salsicce caciotte e prosciutti di Norcia, il neo governo approccia senza troppa enfasi un finale di campagna elettorale che trova ben pochi entusiasmi fra le fila degli alleati, più “rosi” che rossi nella Umbria contemporanea.

Gli elettori di una regione piccola, appartenente più al sud che al nord, mal collegata, mai “intermodalizzata”, terremotata, sempre meno abitata e stanca, andranno alle urne col ghigno intelligente e sarcastico delle persone forti e dure di questi luoghi, senza sorriso e con poche speranze, vista la guerra di posizione che la politica moderna sta intraprendendo, a favore di strategie per il consenso, ma a discapito di un’azione territoriale che voglia veramente resuscitare da una morte avvenuta dopo lunga agonia.

Ed il signor Bianconi Vincenzo, candidato civico e riferimento giallorosso, amato politicamente più o meno da nessuno e Presidente di Federalberghi Umbria, fatica probabilmente a capire perfino quali siano gli alleati o, più precisamente, se tutti gli alleati siano davvero alleati: alle domande dei giornalisti risponde parlando di lavoro, investimenti e di soldi europei (che di solito vengono a finanziare più i tempi morti dell’Italia che le effettive azioni di ristoro). Più a suo agio, forse, Donatella Tesei, indicata da Salvini, senatrice della Lega ed ex sindaco di Montefalco. “Lo faccio per il bene dell’Umbria” le significative (!) parole della Tesei, una volta ufficializzata la sua candidatura con il Centrodestra che secondo in sondaggi è in vantaggio. Un jolly però, potrebbe essere rappresentato da quel 53% di umbri indecisi, che potrebbero all’ultimo momento giocare un ruolo determinante.

Tuttavia i due grandi fronti sono schierati e pronti all’ultimo assalto. Da una parte il Centrodestra, ancora favorito e chissà se ancora a cavallo dell’onda/propaganda, che vede nei pressi della sua cima spumosa Matteo Salvini. Dall’altra uno schieramento improvvisato disegnato da volti di provenienze diverse e controverse, ma obbligate ad unirsi, per dare un senso anche territoriale ad un accordo di governo nazionale che dovrà trovare consequenzialità anche sui territori.

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