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The Covid Show: smentite e anatemi non possono modificare la realtà dei numeri The Covid Show: smentite e anatemi non possono modificare la realtà dei numeri
Il Covid è solo una grave influenza, curabile, e i vaccini non servono a fermare il contagio L’Istituto superiore di Sanità ha finalmente aggiornato... The Covid Show: smentite e anatemi non possono modificare la realtà dei numeri

Il Covid è solo una grave influenza, curabile, e i vaccini non servono a fermare il contagio

L’Istituto superiore di Sanità ha finalmente aggiornato il rapporto sulla mortalità per Covid e, come era logico accadesse, ha infine fatto a pezzi la narrazione pandemica, scatenando il festival mediatico dei vaccinisti.

Secondo l’ISS, solo il 2,9% dei decessi registrati dalla fine del mese di febbraio 2020 è dovuto al Covid 19.

Su 130.468 decessi “per Covid” solo 3.783 sarebbero i morti per colpa del virus (ossia da polmonite bilaterale).

Degli altri, non è dato neppure sapere se il virus abbia aggravato la loro condizione di salute già precaria (il 67,7% con almeno tre, o più, patologie serie in corso, il 18% almeno due) o se semplicemente la loro morte sia stata conseguenza diretta di altre patologie, e che per quanto riguarda il Covid la sua presenza sia stata del tutto ininfluente.

Nei morti “con Covid” (perché adesso è chiaro che questa sia la dizione giusta) si riscontravano Malattie cardiache, Ipertensione, diabete, cancro, malattie polmonari, ictus pregresso. Molti erano in dialisi o soffrivano di malattie autoimmuni. E, come detto, quasi il 70% ne aveva almeno tre, e il 18% almeno 2.

Volendo per amor di discussione dare per buona la funzione di prevenzione del vaccino, appare evidente a chiunque come la strada da seguire sarebbe stata quella di vaccinare la popolazione malata, e dunque a rischio serio, e la totale inutilità di una vaccinazione di massa.

E, ancor prima, l’assoluta demenzialità di linee guida di “cura” uguali per tutti, e anzi di “non cura” per tutti.

Gli ultimi studi certificano al di là di ogni ragionevole dubbio che la tachipirina aggravasse sensibilmente gli effetti del Covid, e che la “vigile attesa” alla presenza dei primi sintomi significasse semplicemente attendere che la malattia fosse giunta a uno stadio di gravità tale da imporre il ricovero e dunque causasse l’intasamento degli ospedali.

I milioni di guariti “in ospedale” non ci sarebbero neppure arrivati se ai primi sintomi della malattia fossero state eseguite le terapie domiciliari, a le stesse poi seguite in ospedale, a base di anticoagulanti e antiinfiammatori.

Si può aggiungere che “se proprio non erano in grado di capire quello che stava succedendo”, quanto meno l’indicazione di rafforzare in tutti i modi possibili il sistema immunitario avrebbe potuto essere data, e che in tutti i manuali di medicina si trova scritto che la depressione e la paura abbattono gravemente proprio il sistema immunitario: gli italiani chiusi in casa e terrorizzati sono diventati il terreno di caccia perfetto per il Covid.

Il numero altissimo di cittadini, vaccinati per forza, non vaccinati, tamponati e via dicendo che affollano da mesi le piazze italiane per opporsi al green pass è il segno tangibile della sconfitta di istituzioni controllate dal grande capitale e dalle agenzie legate a big pharma, a partire dall’OMS.

Il coro di propagandisti in servizio permanente attivo, autodefinitisi “giornalisti”, si è alzato immediatamente a criticare il comunicato ISS, a spiegare, a giustificare, a mistificare dati che parlano da soli: ma non serve più.

Chi non si è fatto lavare il cervello fino ad oggi, non è più recuperabile a una narrazione manifestamente falsa e criminale, destinata a vaccinare 2, 3, 4, chissà quante volte tutta la popolazione, bambini, neonati e gestanti compresi, con un siero che (vedi tabella) non è in grado di fermare il contagio.

Franco Slegato.

Di prossima uscita per Edizioni Sì