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Sulmona: “tu non puoi passare!”. Il sindaco Casini resiste e nomina un nuovo dirigente Sulmona: “tu non puoi passare!”. Il sindaco Casini resiste e nomina un nuovo dirigente
SULMONA – Forse soltanto una cosa non avevano previsto i burattinai dell’Ermitage (è un museo) politico sulmonese mentre “incar(u)gniti” (termine che indica un avvocato... Sulmona: “tu non puoi passare!”. Il sindaco Casini resiste e nomina un nuovo dirigente

SULMONA – Forse soltanto una cosa non avevano previsto i burattinai dell’Ermitage (è un museo) politico sulmonese mentre “incar(u)gniti” (termine che indica un avvocato che si fa i conti) già si scervellavano pallottoliere alla mano su come far uscire il consigliere da otto liste più due di scorta e “dammeluvot” e compagnia cantante: ma non avevano previsto che stavolta il sindaco è una donna. Eh… tutto un altro paio di maniche una donna sindaco. Perché una donna non ha perso finché non lo decide lei. Aivoglia a dirle, “ma sei rimasta sola!”, oppure, “ma… si son dimessi gli assessori!” Fiato sprecato. Fino adesso era bastata una folata di vento, un ricattuccio, uno scheletruccio nell’armadio, un sorriso fatto male, un sgarbo istituzionale… e si stava come d’autunno stanno le foglie; chiamavi l’assessore di turno e quello se ne andava a 90 gradi senza chiedere nemmeno il motivo. E invece stavolta no, le togli gli assessori, la tratti da emarginata, le metti le puntine da disegno sulla sedia, i consiglieri si scambiano i posti come fossero trottole impazzite e lei, niente. Ti nomina il dirigente, sfrutta il poltronismo dei finti risolutori del mondo e ti dice che vuole portare a termine le cose iniziate: “del resto manca un anno e poco più”. E non c’è numero che tenga e nemmeno paternale che tu possa trasmettere a una donna in una situazione così. Pure Di Masci è sbalordito: fa una dichiarazione ogni quarto d’ora dicendo prima si, poi no, poi si e poi no insieme e… alla fine… s’è incartato pure lui. T’ha mandato in stato confusionale! Che è tipico. Torni a casa la sera, e lo capisci soltanto da come è pettinata se stai per essere mandato a quel paese o se, almeno stavolta, te la sei cavata.

Ad ogni modo, ancora non sappiamo come andrà a finire la bagarre politica cittadina, del resto ogni giorno è utile per incasinarsi le idee; quel che è sicuro è che il 21 febbraio è sempre più vicino e nessuno ha firmato niente. Impossibile dimettersi perché ti prenderebbe il posto il secondo della lista e pure la “firma” sembra complicata vista la frammentazione da una parte del Centrodestra, che non ha una connotazione definita, “condotto” da una Lega che, francamente, a Sulmona non è Lega e, dall’altra parte, un “resto del mondo” che non ha i numeri, apparentemente, per chiudere la faccenda amministrativa attuale. Vedremo. Un’altra cosa è certa, c’è chi ha tratto il dado, ma non gliene frega niente a nessuno. Tantomeno al sindaco.

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