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Sulmona, la storia di Karel Sulmona, la storia di Karel
Torna  a distanza di 83 anni dalla Repubblica Ceca come in pellegrinaggio a Sulmona sulle orme di suo nonno prigioniero durante la prima guerra mondiale... Sulmona, la storia di Karel

Torna  a distanza di 83 anni dalla Repubblica Ceca come in pellegrinaggio a Sulmona sulle orme di suo nonno prigioniero durante la prima guerra mondiale nell’ex Campo 78  di Fonte d’Amore e lì deceduto nel reparto di infermeria, il 5 settembre del 1918, a causa dell’epidemia di febbre spagnola che uccise milioni di persone nel mondo. E la storia toccante che oggi vi vogliamo raccontare, che ha scaturito il gemellaggio siglato nel 2017 tra Sulmona e Śumperk, cittadina della Repubblica Ceca di circa 27 mila abitanti, molto simile a Sulmona anche da un punto di vista geografico, di cui il filo conduttore è proprio il Campo 78 di Fonte d’Amore, che durante la guerra accolse numerosi prigionieri Austro-Ungarici, impiegati in operazioni di rimboschimento del Monte Morrone e per la riedificazione dei pozzi di epoca borbonica per alimentare d’acqua potabile l’ex Abbazia Celestiniana e le abitazioni circostanti.

Questa mattina il sindaco di Sulmona Annamaria Casini ha incontrato il signor Karel KÛcera, classe 1935,accompagnato dalla sua assistente e dalla delegazione del Comune di Śumperk, composta da due funzionari delegati dal sindaco, i quali hanno consolidato i rapporti istituzionali di amicizia tra le due municipalità.

E grazie a questo gemellaggio, il signor Karel KÛcera,proveniente da Vlkoč, ha potuto apprendere di quel campo di prigionia, in cui aveva vissuto gli ultimi mesi di vita suo nonno, il soldato ceco Jan Laniček,  che non ha conosciuto se non solo attraverso ricordi di fotografie cartoline o lettere.

Sono ancora visibili negli occhi dell’ottantatreenne le emozioni che ha provato nel decifrare il nome di suo nonno sulla tomba nel cimitero sulmonese, dove vi sono sepolti i resti di molti dei cecoslovacchi periti durante la prigionia di Sulmona. 

“Lo aveva promesso a sua madre. Mi ha molto colpito la sue determinazione ed è stato commovente ascoltare la sua storia. È stato un grande piacere averlo accolto nella nostra città, felice del fatto che dal gemellaggio con Sûmperk, che abbiamo stipulato proprio nel nome della storia, possano generarsi flussi di visitatori nei luoghi della memoria che caratterizzano l’area ai piedi del Morrone” sono le parole pronunciate dal sindaco di Sulmona Annamaria Casini.

In questi giorni la delegazione ceca ha visitato anche il Campo78 e la mostra fotografica e documentale in esposizione nell’archivio di Stato. La delegazione è stato accolta dal responsabile Roberto Carrozzo e guidati dallo studioso Mario Salzano.

Oggi lasceranno la città di Sulmona per dirigersi nel costa Pescarese, dove Karel KÛcera potrà realizzare un suo desiderio. Poter vedere per la prima volta il mare.

Cogliamo l’occasione noi di ovidionetwork per ricordare che nella città di Sulmona fù conferita il 29 agosto del 1986 la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

“Con integra fede negli ideali della Patria, con la fierezza delle genti peligne, con spirito di sacrificio, storico retaggio delle generazioni passate, temperate dal lavoro, dalla sofferenza e dal senso del dovere; con assoluto sprezzo del pericolo i suoi figli di ogni età e ceto sociale,reagendo per circa dieci mesi all’ occupazione nazista, alle fucilazione, alle devastazioni, ai rastrellamenti ed alle deportazioni, scrissero una pagina gloriosa sulla Resistenza e contribuirono a ristabilire i valori della democrazia e della libertà. La città di Sulmona, con l’apporto eccezionale del Comune di Campo Di Giove, ed in fraterna collaborazione con gli abitante della “ Conca di Sulmona”, ebbe a prestare notevole aiuto alle migliaia di prigionieri alleati, che fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dal locale campo di concentramento, furono posto in salvo nonostante le più feroci rappresaglie dell’invasione e della fraternità fra gli uomini di ogni razza e nazionalità, Sulmona 27 agosto 1943-9 giugno 1944”.

M. M.