ovidio news
Studio scientifico rivela preoccupante scarsità d’acqua nel mondo Studio scientifico rivela preoccupante scarsità d’acqua nel mondo
8 Agosto. Una ricerca del centro studi americano World Resources Institute fotografa l’attuale situazione rispetto alla disponibilità di acqua nel mondo.Secondo il WRI, quasi... Studio scientifico rivela preoccupante scarsità d’acqua nel mondo

8 Agosto. Una ricerca del centro studi americano World Resources Institute fotografa l’attuale situazione rispetto alla disponibilità di acqua nel mondo.
Secondo il WRI, quasi un quarto della popolazione mondiale, per un totale di 17 Stati, è a rischio “estremamente alto” di crisi idrica, dove per crisi idrica si intende una seria deficienza di acqua per le attività quotidiane, per dissetarsi, per coltivare, per la produzione industriale. Fra questi, lo Stato in situazione più grave è il Qatar, seguito da Israele e dal Libano. Per quanto sembri bizzarro, al tredicesimo posto troviamo la Repubblica di San Marino, anche se in questo caso, riferendosi alle sole fonti interne della Repubblica del Titano, il dato non sembrerebbe allarmante. In effetti non lo sarebbe, se non fosse che a sua volta l’Italia è considerata a rischio “alto” ed è al quarantaquattresimo posto sui 164 Stati presi in considerazione.

Ecco la ‘classifica ‘ stilata dallo studio:
I 17 paesi a rischio “estremamente alto” di crisi: Qatar, Israele, Libano, Iran, Giordania, Libia, Kuwait, Arabia Saudita, Eritrea, Emirati Arabi Uniti, San Marino, Bahrein, India, Pakistan, Turkmenistan, Oman, Botswana.
Altri 27 Stati (fra cui Italia, Belgio, Grecia, Spagna e Portogallo) sono considerate a rischio “alto”.

I criteri considerati per la ricerca sono: la disponibilità di acqua, la densità di popolazione e il tipo di agricoltura predominante. Le diverse attività e necessità (agricoltura prevalentemente intensiva, industria, vita quotidiana) consumano nei paesi a rischio ‘estremamente alto’ oltre l’80% della disponibilità idrica, e dunque anche una siccità di breve periodo può metterli in grave crisi.