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Storia dell’erboristeria ed antichi erbari Storia dell’erboristeria ed antichi erbari
L’erboristeria risale al terzo millennio a.C. e si sviluppa in Egitto e Mesopotamia; si manifesta nel regno di Assurbanipal, re dell’Assiria (681-668). È emerso... Storia dell’erboristeria ed antichi erbari

L’erboristeria risale al terzo millennio a.C. e si sviluppa in Egitto e Mesopotamia; si manifesta nel regno di Assurbanipal, re dell’Assiria (681-668). È emerso che il sistema di medicina in uso in questi luoghi si avvaleva di principi comuni, gli erboristi e i medici credevano che la loro arte e la loro medicina fossero di origine divina.

Si pensa che dopo la caduta di Ninive, che avvenne nel 612 a.C., la medicina egizia si sia diffusa in Nubia, in Nord Etiopia, nelle terre attorno al Mediterraneo e che le tecniche usate in Babilonia e Assyria si siano diffuse in Persia, Armenia, Siria e Palestina. In queste popolazioni si credeva che la secchezza e la malattia fossero da attribuire a spiriti maligni. I Greci, i Sumeri, gli Egizi credevano che le divinità fossero i primi erboristi e medici e che l’arte di curare fosse stata insegnata dalle divinità stesse all’uomo. Il primo grande dio della medicina era Asklepios o Esculapio, figlio di Apollo e della vergine Coronis. Era nato a Epidauro, apprese la medicina da Cheiron e fu così abile nell’arte della guarigione e a risorgere i morti che Zeus divenne geloso e lo uccise con un fulmine.

Nell’Iliade di Omero (II, 731) Esculapio e i suoi figli Machaon e Podalirius sono menzionati. Esculapio è descritto con una staffa e un serpente, simbolo di rinnovamento vitale, sua figlia era Hylegia, la dea della salute. All’inizio del terzo secolo a.C. a Roma era diffuso il culto di Esculapio in forma di serpente. Non sappiamo se scrisse libri, un’antica tradizione dice che Esculapio era nato a Menfi, in Egitto, che emigrò in Grecia e che introdusse la conoscenza della medicina in Grecia. Un’altra leggenda narra che, mentre prescriveva medicine, recitava incantesimi al fine di rendere le erbe più efficaci.

I veri fondatori degli Erbari Greci non furono i preti di Esculapio, bensì i dottori erboristi e i medici chiamati ”Asclepiadse”. Come i medici erranti, ”Hakim”, che si incontravano nei paesi e nei villaggi mesopotamici, gli Asclepiadi si guadagnavano da vivere errando di luogo in luogo, curando le persone malate, ovunque le incontravano. Tra questi erboristi si è scoperta l’esistenza di una donna, una certa Agamede, figlia di Augeias, moglie di Mulius, che era famosa per la sua capacità di guarire attraverso le erbe, menzionata da Omero nell’Iliade (XI, 739). Omero cita anche la regina egizia Polydamna (Odys IV, 238), che diede a Elena un’erba, forse oppio, che poteva alleviare dolore e abbattere la rabbia.

I fondatori di molte scuole greche di medicina appresero il loro sapere dagli Egizi. Thales di Mileto (639-544 a.C.), il fondatore della Scuola Ionica, era un discepolo di preti egizi. Pitagora di Samos (580-489 a.C.) fu il fondatore della Scuola di Crotona, fu allievo di Un-Nefer, un prete di Heliopolis. Ippocrate di Cos (460-377 a.C.), il “padre della medicina”, era il secondogenito di una ricca famiglia e fondò il sistema scientifico della medicina moderna. Molto del suo sapere era di derivazione egizia. Era figlio di un Asclepiade, Heracles, diciassettesimo discendente di Esculapio stesso. Ippocrate fu il primo a bandire magia e superstizione. I rimedi da lui utilizzati, circa 400, furono elencati: si trattava principalmente di erbe, tuttavia egli utilizzò anche rame, allume, piombo. Non sono rimaste tracce di erbari, tuttavia egli utilizzò un elenco di piante utilizzate da Thales e da Pitagora quando erano in Egitto. Il primo Erbario Greco citato nei manoscritti antichi consiste in una lista di piante e relativo territorio, con brevi note sulle proprietà medicinali; tale erbario fu redatto da Diocles Carystius, nato a Carystius nell’Eubcea, durante il quarto secolo a.C.. Costui era membro della Scuola Dogmatica di Medicina, fondata da Thessalus (380 a.C.).

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