ovidio news
Stop5G Abruzzo chiede ai sindaci di emanare un’ordinanza per bloccare l’inquinamento da onde elettromagnetiche Stop5G Abruzzo chiede ai sindaci di emanare un’ordinanza per bloccare l’inquinamento da onde elettromagnetiche
La prima cosa da dire è che il dibattito si è acceso da molto tempo sulla possibilità che la tecnologia 5G sia dannosa per... Stop5G Abruzzo chiede ai sindaci di emanare un’ordinanza per bloccare l’inquinamento da onde elettromagnetiche

La prima cosa da dire è che il dibattito si è acceso da molto tempo sulla possibilità che la tecnologia 5G sia dannosa per la salute e, sicuramente, la mancanza di studi preliminari sul rischio e l’esposizione massiccia prevista a queste onde elettromagnetiche preoccupano molti cittadini. Questo perché i raggi gamma, i raggi X e in generale la porzione ad alta frequenza degli ultravioletti dello spettro elettromagnetico sono ionizzanti, possono cioè causare danni ai tessuti viventi, compromettendone il dna. La porzione che inizia dalla fascia bassa degli UV, però, secondo una parte di tecnici ed esperti del settore, e di cui fanno parte le altre radiazioni comprese le reti Wi-Fi e le frequenze radiotv, sono considerate non ionizzanti. E non sono nocive, se non a intensità ed esposizioni ben superiori a quelle a cui ci sottopongono gli smartphone e altri gadget, stabiliti dalle norme internazionali in 2 W/kg. Insomma, per alcuni esperti del campo, se vi concedete una lampada abbronzante ma poi scendete in piazza contro il 5G, be’, state prendendo un granchio. Vedremo chi ha ragione sperando di non doverlo verificare sulla nostra pelle.

In attesa di prese di posizione e studi ufficiali, mandiamo di seguito le riflessioni e le richieste ai comuni della dottoressa Tonia di Giovacchino in rappresentanza degli attivisti no STOP5G Abruzzo e AlleanzaItalianaStop5G:

STOP5GAbruzzo: lettere a Tutti i Sindaci d’Abruzzo per invitarli ad emanare Ordinanza:

Le strutture 5G si servono di inesplorate radiofrequenze prive di studi preliminari sul rischio per la salute della popolazione esposta alle irradiazioni di ubiquitari campi elettromagnetici. Il 5G prevede Wi-Fi dallo spazio, droni nel cielo e milioni di mini-antenne a microonde millimetriche, una ogni poche decine di metri sul 98% del territorio nazionale, anche sui lampioni della luce e nei tombini dei marciapiedi oltre che all’interno delle abitazioni civili, che andranno inevitabilmente a sommarsi alle già esistenti migliaia di antenne per telefonia mobile 2G, 3G, 4G e ai migliaia di Wi-Fi attivi. Ciò comporterà un’esposizione massiccia della popolazione all’inquinamento elettromagnetico. 

Quasi 200 gli scienziati indipendenti che, guidati dal Prof. Lennart Hardell, hanno sottoscritto l’appello internazionale per una moratoria del 5G. E un altro appello ha già raccolto le adesioni di ricercatori, cittadini e organizzazioni di 96 paesi al mondo e mette a disposizione una bibliografia ricchissima, che attesta numerosi rischi biologici da elettrosmog. In Italia, non da ultimo, nel 2018 i medici di ISDE Italia hanno chiesto al Governo Conte “un piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari e una moratoria per l’esecuzione delle sperimentazioni 5G su tutto il territorio nazionale sino a quando non sia adeguatamente piani­ficato un coinvolgimento attivo degli enti pubblici deputati al con­trollo ambientale e sanitario”.

La fattiva risposta partita dal basso è stata: 341 i Comuni d’Italia ufficialmente Stop 5G e di cui 196 Ordinanze.

Alleanza Italiana Stop 5G rinnova al Governo la richiesta di una moratoria nazionale, invitando poi i sindaci ad emanare ordinanze urgenti e contingibili per la precauzione per sospendere la sperimentazione del 5G applicando il principio di precauzione sul territorio amministrato.

Anche il Coordinamento STOP5G Abruzzo, aderente all’Alleanza ItalianaSTOP5G,in questi giorni, sta inviando  a tutti i sindaci d’Abruzzo una PEC corredata da documenti medico-scientifici e riferimenti bibliografici su cui puntare per istruire ad emanare ordinanze precauzionali.

Cresce sempre più l’opera di sensibilizzazione nel nostro territorio regionale. L’ultima di 8 Ordinanze già emesse è quella del Comune di  Alanno, che segue le Ordinanze dei Comuni di Tortoreto, Giulianova, Farindola, Alba Adriatica, Mosciano Sant’Angelo, Tossicia e Castel Castagna. Varianti regolamento con esclusione tecnologia 5G sono state approvate dai Comuni di Montesilvano e Città Sant’Angelo, mentre delibere sono state approvate dai Comuni di Casalincontrada, Civita D’Antino e Montorio al Vomano. Chieti ha approvato regolamento con diniego al 5G e Mozioni sono state approvate dai Comuni di Teramo, Martinsicuro e Fresagradinaria. Introdacqua ordine del giorno approvato. Questo è il quadro dei 18 Comuni abruzzesi che ad oggi hanno dichiarato diniego della tecnologia 5G nel loro territorio Comunale.

In queste ultime settimane è cresciuta tantissimo anche la richiesta di tanti cittadini abruzzesi desiderosi di attivarsi e di entrare nel nostro coordinamento regionale e nella rete nazionale di Alleanza Italiana STOP5. Ad oggi ci stiamo coordinando con 21 gruppi di cittadini locali tra cui: Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo, Cappelle Sul Tavo, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Silvi, Pineto, L’Aquila, Introdacqua, Chieti, Francavilla, Casalincontrada, Castel Frentano, Fossacesia, San Vito, Lanciano, San Giovanni Teatino, Mozzagrogna, San Martino sulla Marrucina e diversi altri sono in formazione.

Invece numerosi cittadini dei Comuni di Pescara e di Roseto hanno già inviato ai rispettivi Sindaci un testo mediante PEC in cui sono evidenziati i rischi associati alla tecnologia 5G, invitandoli fortemente a non installare antenne 5G nel proprio territorio Comunale.

Fiduciosi che anche tra i Sindaci d’Abruzzo vi sia lo stesso effetto domino STOP5G che stiamo registrando in questo ultimissimo periodo in cui si fa sempre più necessaria un’attenzione alla salute pubblica volta ancor più alla prevenzione come Coordinamento restiamo a disposizione di tutte le amministrazioni e dei cittadini desiderosi di informarsi e di attivarsi.

O.N.