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Siero Pfizer come l’AZT: inutilmente approvato in fretta e furia per nascondere gli effetti a lungo termine? Siero Pfizer come l’AZT: inutilmente approvato in fretta e furia per nascondere gli effetti a lungo termine?
l’AZT uccise decine di migliaia di malati di AIDS, grazie a un’approvazione frettolosa e molto sospetta. Correva l’anno 1983, l’AIDS, la più terribile malattia... Siero Pfizer come l’AZT: inutilmente approvato in fretta e furia per nascondere gli effetti a lungo termine?

l’AZT uccise decine di migliaia di malati di AIDS, grazie a un’approvazione frettolosa e molto sospetta.

Correva l’anno 1983, l’AIDS, la più terribile malattia di tutti i tempi, quella che aggrediva il sistema immunitario, gli impediva di funzionare e apriva le strade a tutte le infezioni possibili e immaginabili, dilagava.

Beh, non è proprio che dilagasse, era circoscritta ad alcune categorie (tossicomani, gay ed emofiliaci) che erano in effetti colpiti con molta frequenza. Ma tutti gli scienziati spiegarono che sarebbe dilagata in maniera esponenziale, dato che si trasmetteva tramite il contato sessuale.

Scoperta, si disse, la genesi (il retrovirus HIV) e messi in un angolo tutti quelli che lo ritenevano, al massimo una concausa, Duisberg per primo, le case farmaceutiche si lanciarono alla ricerca della pallottola d’oro, ossia di quel medicinale che avrebbe potuto guarire l’infetto, in attesa dell’immancabile vaccino (peraltro mai prodotto) che avrebbe definitivamente sconfitto l’epidemia.

Un business da miliardi di dollari

Dopo circa due anni, l’annuncio.

Un chemioterapico già pronto e tenuto, si disse, nel cassetto, aveva delle proprietà eccezionali, in grado di distruggere il virus, anzi il retrovirus.

Questo farmaco si chiamava, e si chiama, AZT.

Vero che sulla confezione è riportato un teschio, con la scritta “tossico per contatto e inalazione”, ma dato che invece sarebbe stato somministrato direttamente in endovena, devono aver pensato dotti, medici e sapienti, la cosa non aveva particolare importanza.

L’AZT era stato creato e brevettato pochi anni prima dalla Glaxo, come antitumorale. Ma la sperimentazione aveva dimostrato che la sua tossicità era troppo elevata, per cui l’azienda non aveva neppure richiesto l’autorizzazione al commercio alla FDA.

Per essere precisi, la sperimentazione aveva dimostrato una straordinaria efficacia dell’AZT nell’arco dei primi sei mesi, che però successivamente creava una reazione avversa terribile, distruggendo il sistema immunitario del malato.

La Glaxo, tacendo questo risultato della sperimentazione, richiese l’autorizzazione all’utilizzo dell’AZT in via provvisoria e sperimentale per la cura dell’AIDS. Se si fosse dimostrato efficace, ovviamente, l’FDA l’avrebbe autorizzato senza restrizioni. E questo avvenne.

Come previsto, l’AZT svolgeva il suo compito, bombardando ad alzo zero il retrovirus, e contemporaneamente il sistema immunitario del malato. Dato che le cellule del sistema immunitario erano molto più numerose del virus, per i primi mesi si assisteva a un evidente miglioramento nelle condizioni del paziente. E fu così che, senza aspettare che passasse il canonico primo anno di monitoraggio, dopo circa sei mesi l’FDA dette l’OK all’utilizzo indiscriminato dell’AZT.

Il tempo fra la prima dimostrazione che l’AZT era attivo contro l’HIV in laboratorio e la sua approvazione definitiva fu di 25 mesi, fino ad oggi il periodo più breve di sviluppo di farmaci nella storia della medicina. ((Storiadellamedicina.net)

Fu una strage, ma la responsabilità del farmaco venne scoperta in ritardo, dato che il meccanismo d’azione dell’HIV e quello dell’AZT erano identici: distruggevano entrambi il sistema immunitario.

Per anni, migliaia di poveracci morirono in maniera orribile, non già per l’AIDS(che curato in altro modo diverrà poi, da peste del secolo, una malattia endemica, grave ma non molto diffusa e speranza di vita di decenni) ma a causa della devastazione prodotta dall’AZT, il cui uso uccideva il paziente nel giro di due-tre anni.

L’AZT venne ovviamente via via abbandonato, oggi viene utilizzato solamente in dose microscopiche in cocktail di farmaci antivirali, per bocca, non sappiamo con quali specifiche finalità.

Bene, tutta questa storia ci permette di affermare che l’incredibilmente rapida approvazione del siero Pfizer da parte dell’FDA, alla faccia dei 30.000 morti da vaccino, a oggi, documentati nella sola Europa, non solo non ci dà alcuna garanzia sulla sicurezza del farmaco, ma anzi ci spinge a ritenere che sia motivata da ragioni di business, e sia dunque pericolosissima e da non prendere in considerazione da parte dei governi. O quantomeno, da parte di noi cittadini.

F.Z.