ovidio news
“Se sei ubriaco non puoi saperlo”: due anni di stress emotivi e di una realtà alterata “Se sei ubriaco non puoi saperlo”: due anni di stress emotivi e di una realtà alterata
Rossella Tirimacco Quando sei ubriaco il mondo può apparire come il paradiso o come l’inferno. Nessuna delle due letture è reale, semplicemente perché il... “Se sei ubriaco non puoi saperlo”: due anni di stress emotivi e di una realtà alterata

Rossella Tirimacco


Quando sei ubriaco il mondo può apparire come il paradiso o come l’inferno. Nessuna delle due letture è reale, semplicemente perché il mondo viene filtrato dall’attività sensoriale con dosi massicce di alcol.

La realtà, già di per sé “interpretativa” viene infatti maggiormente alterata e deformata da ciò che hai bevuto.
Allo stesso modo, anche lo stress emotivo causato da paura e rabbia, rendono l’individuo un “ubriaco” inconsapevole. La sua percezione della realtà viene di fatto alterata e deformata. Non è un caso che il cosiddetto “raptus” (che significa “rapimento”), si manifesti in molti casi in presenza di un’alterazione emotiva, come ad esempio la rabbia o la paura. L’individuo, in quel momento non è tecnicamente “in grado di intendere e di volere”. Egli è stato “rapito”, il suo IO è in ostaggio di qualcosa che non conosce.

Lo stress emotivo a cui siamo stati sottoposti negli ultimi due anni causa Covid 19, è paragonabile ad un’ubriacatura collettiva: il mondo è diventato il riflesso del nostro delirio interno.

Se sei ubriaco non puoi saperlo

Nessuno è immune, e forse i politici sono i più ubriachi di tutti, basti osservare le contraddizioni di questi due anni guidati prima da Conte e poi da Draghi, e una gestione della “pandemia” senza né capo né coda.
A partire dai DPCM sconclusionati, ai distanziamenti selettivi e i virus che “svolazzano” in giro alla ricerca di individui seduti nei ristoranti o nei bar senza greenpass: una follia che in questi due anni si è manifestata alla grande. Stendo un velo pietoso poi sulle mascherine, dove il delirio ha raggiunto il suo picco massimo, con le costrizioni fatte subire ai bambini. Per finire poi con le false dichiarazioni circa improbabili vaccini e al conseguente relativo obbligo di vaccinarsi.

I piani finanziari poi e il sostegno ad una guerra fuori i confini nazionali, sono le ciliegine sulla torta di una situazione che ormai ci è sfuggita di mano. Lo scemo del villaggio sarebbe stato di certo più efficiente nel gestire tutto questo.


Se sei ubriaco, non puoi saperlo

La popolazione, sottoposta ad ulteriore stress derivante da contraddizioni, paure immotivate e gonfiate, rabbia, costrizioni e via dicendo, allo stesso modo, finisce per “ubriacarsi” e dare forza e energia ad un mostro che non vediamo, ma che cattura miliardi di individui in un vortice oscuro.
La realtà inizia così a prendere forma dai nostri pensieri che automaticamente diventano “azioni”.


Se sei ubriaco non puoi saperlo


Ogni epoca, ogni guerra, ogni conflitto che la storia ci riporta, non sono che il risultato di “ubriacature” collettive, dove un vortice energetico ha catturato tra le sue maglie gli uomini.

Proviamo ad osservare il passato dai sacrifici dei popoli aztechi, a quelli Egizi, ai circhi dell’Impero romano, all’Inquisizione, alle guerre coloniali, alle guerre d’indipendenza, alle guerre mondiali e vedrete che gli uomini
sono sempre gli stessi, dei perfetti ubriachi che hanno creato la loro violenta realtà. Guerre e fiumi di sangue versato nei secoli, per ogni potere che cadeva un altro ne prendeva il posto.


Se sei ubriaco non puoi saperlo

La storia si ripete, sempre, poiché è l’unica storia che conosciamo… o almeno così sarà finché saremo ubriachi.
Noi tutti, stiamo creando la realtà, e la stiamo creando da ubriachi. Qual è
quindi il futuro che ci aspetta? È roseo? O è buio?
Cosa dicono i tuoi pensieri? Cosa è reale? E qual è il tuo contributo a questo delirio generale? Quali decisioni può prendere un ubriaco?
In che direzione vanno i tuoi pensieri?
E le tue emozioni? Ad oggi dovremmo disintossicarci da tutto questo alcol, e riprendere ad osservare il mondo con un IO stabile, con un capitano in grado di osservare le tempeste e di mantenere comunque il timone della nave. Un capitano sobrio è in grado di superare ogni difficoltà.


Il mondo che stiamo creando è diretto da bravi capitani? La nostra stessa vita, quella di tutti i giorni… é diretta da un Capitano sobrio o da un capitano ubriaco? Se sei ubriaco non puoi saperlo.

Rossella Tirimacco

Alcuni dei nostri best seller – YouTube