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Se anche i vaccinati sono contagiosi, a cosa serve il green-pass? Se anche i vaccinati sono contagiosi, a cosa serve il green-pass?
Le molte funzioni di una misura pseudo-sanitaria Franco Slegato L’immunità di gregge può essere raggiunta vaccinando i consenzienti C’è un aspetto della campagna vaccinale... Se anche i vaccinati sono contagiosi, a cosa serve il green-pass?

Le molte funzioni di una misura pseudo-sanitaria

Franco Slegato

L’immunità di gregge può essere raggiunta vaccinando i consenzienti

C’è un aspetto della campagna vaccinale in corso, e della decisione del Governo di imporre il “green pass” a tutta la popolazione per fare una normale vita sociale, che viene ampiamente sottovalutato.

E’ quello dell’immunità di gregge.

Da ormai diversi mesi, dopo qualche (buffa) oscillazione, gli “scienziati” si sono accordati per ritenere raggiunta l’immunità di gregge quando sarà stato “immunizzato” il 70% della popolazione.

Dato che secondo tutte le indagini fatte e tutte le rilevazioni a livello statistico la percentuale di no-vax si aggirerebbe attorno al 20/25%, è matematicamente (dunque scientificamente) certo che se venissero vaccinati tutti coloro che sono favorevoli la famosa immunità di gregge sarebbe agevolmente raggiunta.

Il “green pass” dunque non viene adottato per una ragione sanitaria (fra l’altro, il caso della Vespucci sta lì a dimostrare che il vaccino non garantisce affatto l’immunità, e quindi anche i vaccinati possono contagiare), ma per motivi di diversa natura.

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I marinai della nave scuola della marina, Amerigo Vespucci, tutti vaccinati, contagiati dal Covid 19

Innanzitutto la campagna vaccinale va in realtà a rilento. I conti sono, anche in questo caso, rapidi da fare. I vaccini sono disponibili da dicembre, ossia da almeno 7 mesi, ossia 210 giorni. Vaccinando 200.000 volontari al giorno l’obiettivo sarebbe stato già abbondantemente raggiunto, e, secondo Figliuolo, dovrebbe essere normale vaccinarne invece addirittura 500.000. Calcolando che la stagione calda durerà almeno altri due mesi, e che la “terribile variante Delta”, che ha una contagiosità di 1000 volte superiore (… sì, così dicono, non è uno scherzo) non sta ammazzando nessuno, basterebbe prendersela comoda e avrebbero vaccinato tutti i favorevoli, con due dosi, prima che l’inverno riporti l’influenza, e dunque, si dice, il Covid.

Allora perché l’obbligo mascherato, il “green pass”? E, fra parentesi, che cosa avrà mai di “green” un pass sanitario?

La risposta è duplice. La prima è sempre la solita, quella del business. BigPharma vuole vaccinare tutti, per guadagnare cifre abnormi, e dunque investe il giusto comperando virologi, giornalisti, ministri e funzionari di ogni genere e grado per spargere il terrore e confezionare risposte normative che obblighino i recalcitranti a farsi inoculare la fialetta.

Ma i vaccini causano molti danni, fino alla morte, in chi se li fa iniettare e, inoltre, non funzionano come sperato (ovviamente per colpa delle varianti…), ed è possibile che a breve la fiducia complessiva cali sensibilmente. Ecco dunque la seconda parte della risposta: chiaro che è prevista una ripartenza della pandemia.

Ecco che, invece di puntare semplicemente a quel 70%, si preferisce preparare il capro espiatorio: i no-vax che “nonostante tutti gli sforzi fatti” rifiutando il vaccino hanno permesso al virus di circolare.

Il green-pass non convincerà nessun dubbioso a fidarsi del vaccino. Punirà gli irriducibili, togliendo loro possibilità di socializzare, obbligarli a una sorta di carcerazione, sperando che la piantino almeno di diffondere le loro critiche, rinchiudendoli nelle catacombe. Molti dubbiosi finiranno magari per farselo fare, in particolare fra i giovani che vedono il concreto rischio di avere le vacanze rovinate, ma la misura viene, da loro, già ora vista come un insopportabile attacco alla libertà di ciascuno, e li rafforzerà nella loro convinzione di trovarsi in presenza di una dittatura sanitaria. E se questo dato è, per il Potere, pesantemente negativo (insieme al crollo di fiducia nella cosiddetta ‘comunità scientifica’), il green pass sta anche creando, e non sottovaluteremmo questo aspetto, una fonte di durissima contrapposizione a livello popolare, fra chi accusa i no-vax di essere stupidi irresponsabili untori, e che accusa gli altri di mentalità fascistoide (e di stupidità). Secondo la logica del dividi et impera, questo è, per l’oligarchia, un risultato eccellente.

Franco Slegato