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“Scavare ciò che sfugge alla mente vigile”: cos’è la Meditazione “Scavare ciò che sfugge alla mente vigile”: cos’è la Meditazione
Se cerchiamo il significato di Meditazione troviamo molto spesso l’espressione: tecnica che permette di raggiungere un certo stato di coscienza. Etimologicamente il verbo “meditare”... “Scavare ciò che sfugge alla mente vigile”: cos’è la Meditazione
 di Nicoletta Ferroni - Operatrice e insegnante di discipline olisticheHo il talento innato di vedere ciò che anima le persone, anche attraverso gli sforzi che  spesso fanno nel partorire ciò che vorrebbero essere, fare e avere nella propria vita. E quando questo accade, so insegnare loro come rinascere senza più sofferenza, né sforzo, ma solo con Grazia, Facilità e tanta Gioia, mostrandogli l’Intento della propria Anima e il relativo progetto animico che sono venuti a sperimentare.”                                                                                                     Pratica numerose discipline per la crescita e la consapevolezza gestisce col marito, Alfonso Guizzardi, “Il Giardino delle meraviglie”, nei pressi di Amelia (provincia di Terni).  Ha pubblicato numerosi libri con Edizioni Sì. 

Se cerchiamo il significato di Meditazione troviamo molto spesso l’espressione: tecnica che permette di raggiungere un certo stato di coscienza.

Etimologicamente il verbo “meditare” proviene dal latino e significa “curare” (mederi), ma anche dal greco che significa curarsi di qualche cosa, riflettere.

E ognuno ha la sua preferenza meditativa.

Per qualcuno è una forma di contemplazione; per altri una forma di immaginazione; per altri ancora

un modo di fermare la mente.

Poi c’è chi ritiene che è la capacità di rallentare le nostre frequenze cerebrali dallo stato Beta, quando parliamo e siamo vigili, allo stato Alpha quando facciamo attività come yoga o altre similari, fino ad arrivare allo stato theta e anche delta, onde cerebrali entrambi sperimentabili la notte nel sonno, ma anche in alcune meditazioni

La meditazione porta di sicuro a entrare in noi stessi, per trovare il nostro “centro di gravità permanente” piuttosto che ricercare fuori quello che non troviamo dentro.

Tuttavia esistono tante modalità di meditazione antiche quanto la Vita sulla terra; tutte funzionali, ma nella mia visione, nessuna migliore di un’altra. Certamente la meditazione è un modo più o meno personalizzato per gestire la mente.

Ma cos’è la Mente?

La mente, benché sia considerata come l’insieme delle funzioni del cervello di cui si può aver coscienza, comprende anche le sensazioni, il pensiero, l’intuizione, la ragione, la memoria, la volontà.

A differenza della psiche, che include le dimensioni profonde dell’inconscio e la dimensione irrazionale degli istinti, la mente non prevede un’esplorazione verso ciò che è nascosto.

Piuttosto la mente procede con ragionamenti, intuizioni, deduzioni, ma senza attingere a ciò che è “fuori controllo”.

Si suol dire che la “mente” mente e il corpo no. Per esperienza potrei asserire che anche il corpo a volte può mentire, se non siamo in contatto con il nostro sentire, ovvero se non ascoltiamo ciò che sentiamo nel corpo. Ma attraverso la meditazione in effetti non possiamo mentire alle percezioni spontanee che arrivano attraverso sensazioni corporee o attraverso lampi di genio improvvisi.

La meditazione permette questo: andare a “scavare” ciò che sfugge alla mente vigile. E questo è possibile attraverso il cambio di frequenza delle onde cerebrali, ovvero l’attività elettrica ritmica del tessuto nervoso nel sistema nervoso centrale.

DELTA: da 0,1 a 3,9 herz: nel sonno profondo

THETA: da 4 a 7,9 herz: stadi 1 e 2del sonno NREM e sonno REM

ALFA: da 8 a 14 herz, nella veglia a occhi chiusi e poco prima di addormentarsi

BETA: da 14 a 30 herz, nello stato di veglia

GAMMA: da 30 a 42 herz, in stati di particolare tensione che però, alternate con onde theta in meditazioni particolari, permettono di attingere a informazioni che l’attività cerebrale in stato Beta non potrebbe mai raggiungere. E’ con queste onde che arriva il lampo di genio, di cui parlavo poc’anzi.

Attraverso la meditazione possiamo rallentare le nostre frequenze cerebrali in theta-delta e andare a recuperare informazioni al livello inconscio, come accade di notte quando dormiamo.

E come facciamo a sapere in quale tipo di meditazione riusciamo a raggiungere lo stato theta-delta?

Esistono strumenti che possono misurare le onde cerebrali durante alcuni tipi di meditazione così da poter garantire la misurazione della frequenza precisa.

In tal modo la meditazione non sarà solo un modo per calmarsi, concentrarsi, assentarsi, ma anzitutto un’attività in cui sentire quanto siamo in grado di allenare le nostre onde cerebrali a sintonizzarsi su frequenze diverse da quelle a cui siamo abituati anche quando siamo svegli.

E questo è uno dei grandi poteri della mente a cui possiamo accedere grazie al nostro consapevole cambio di vibrazione.

Nicoletta Ferroni - Il giardino delle meraviglie

L’immagine è tratta da http://ideasumisura.altervista.org/onde-cerebrali/