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SARS CoV-2 la grande sfoltita suggerita dalle divagazioni (con dati) SARS CoV-2 la grande sfoltita suggerita dalle divagazioni (con dati)
I dati che ci accingiamo a riportare provengono dalla Sorveglianza Integrata COVID-19 coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità “I esse esse” (ISS). In particolare vogliamo... SARS CoV-2 la grande sfoltita suggerita dalle divagazioni (con dati)

I dati che ci accingiamo a riportare provengono dalla Sorveglianza Integrata COVID-19 coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità “I esse esse” (ISS). In particolare vogliamo sottolineare l’impatto mortale per fasce di età con il quale il Covid ha colpito negli ultimi due anni.

E’ stato definito, ad oggi, che i morti per SARS-CoV-2 sono stati 130 mila 468. L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anniLe donne decedute sono 56.792 (43,5%). Si tratta di persone con positività accertata: uccise, quindi, non necessariamente dalla malattia sviluppata nell’organismo ma dal fatto che altre patologie abbiano pesato in modo fondamentale sul decesso. Malattie legate alla vecchiaia o ad altre condizioni gravi come il cancro, insufficienze renali, respiratorie, circolatorie, arteriosclerosi; le cose per le quali un tempo si moriva di “vecchiaia”. Se hai 90 anni e tre tumori è più facile che sia un’influenza a portarti via ma se hai cinquant’anni e non hai i tre tumori probabilmente non morirai di influenza. Non vorremmo essere così banali nella logicità del ragionamento ma di questi tempi risulta necessario.

Al 5 ottobre 2021, data alla quale si è fermata la raccolta dei dati, sono 1.601, su 130.468, i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni, solo l’1,2%. “In particolare, 399 di questi avevano meno di 40 anni (245 uomini e 154 donne con età compresa tra 0 e 39 anni)”. 

INTERMEZZO: Ogni anno in Italia circa 40 mila persone muoiono per malattie correlate all’alcol: cirrosi epatica, cancro, infarto, incidenti stradali o sul lavoro, suicidi e omicidi. Se si tenesse alla salute dell’uomo come il super-mega green pass vorrebbe fare, allora si dovrebbe quantomeno integrare un controllo sulla vendita di alcol (fonte: Relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati).

ALTRO INTERMEZZO: In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti (il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne) con costi diretti e indiretti pari a oltre 26 miliardi di euro. Per capire, grazie ad un termine di paragone, il Reddito di Cittadinanza, ad esempio, è rimasto sotto i 4 miliardi l’anno però è di questo che si discute: su soldi il cui costo salva la vita ad intere famiglie. Poco, invece, si discute sui soldi riparatori rispetto i veri pericoli per la salute (fonte: Tobacco Atlas sesta edizione). Pensate ai mille redditi di cittadinanza elargiti ai grandi carrozzoni italiani dall’Alitalia all’editoria. Quelli vanno bene.

Cosa vogliamo dire? Semplicemente che di questi tempi è più facile acquistare un pacchetto di sigarette o una bottiglia di rum piuttosto che entrare in un ristorante e mangiare; e se ci entri, magari non essendo in regola, rimani col senso di colpa dell’aver compiuto una rapina a mano armata; arrossendo dopo un colpo di tosse manco si trattasse di un fragoroso peto in Aula Magna.

Ma torniamo a noi. Vogliamo far presente che questo discorso, nel suo complesso, elenca una serie di dati e fatti ufficiali. Non nega nulla, non complotta nulla ma analizza la realtà evidente dei fatti. Partendo non da dichiarazioni false o ambigue tendenti ad indirizzare il popolo ma semplicemente a raccontare senza pregiudizi come sono andate le cose. Lasciando al lettore la possibilità di una conclusione, senza indicare colpevoli, non colpevoli o diffusori mediatici di vario genere. Perché se il dato numerico è implacabile, ambigue sono diventate le cause e le concause. Ambigui sono diventati l’effetto, la cura, il rischio reale, la soluzione.

LA GRANDE SFOLTITA (per spezzare una lancia in favore del Covid). I pensionati in Italia sono 16 milioni, un numero IN DIMINUIZIONE negli ultimi anni che resta alto: su 3,77 residenti uno è pensionato. L’importo della pensione, considerando la media mensile, è pari a 1.410 euro ( fonte – Centro Studi e Ricerche di Itinerari Previdenziali – Settimo Rapporto. Bilancio del Sistema Previdenziale italiano) .

Mirko Mocellin